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ALTA VELOCITÀ

Passante di Firenze, la “talpa” è arrivata alla (futura) stazione sotterranea di Belfiore

Presto di nuovo in azione anche il macchinario “gemello” ora alla Fortezza da Basso

La “talpa meccanica” chiamata Marika al lavoro per escavare il tunnel che sottoattraverserà Firenze

FIRENZE. Gli ingegneri la chiamano “Tbm”, sigla che sta per “Tunnel Boring Machine”: ma anziché come macchina perforatrice per realizzare tunnel, tutti la conoscono come la “talpa meccanica”. Anzi, Marika se si  segue la tradizione di affibbiare un nomignolo a questo genere di attrezzature. È impegnata nei lavori di Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs) per il “passante dell’Alta Velocità” di Firenze.

Ne dà notizia l’azienda ferroviaria, segnalando che “Marika” è «partita dal cantiere di Campo di Marte a novembre 2024» ed è adesso impegnata «nello scavo di uno dei due tunnel ferroviari che sotto-attraverseranno il capoluogo toscano»: al momento, secondo quanto viene riferito, «ha raggiunto il camerone della futura Stazione Belfiore». Ha segnato così «il primo importante traguardo per la realizzazione del nuovo “passante dell’Alta Velocità” di Firenze. Nel corso dell’ultimo periodo, Marika ha percorso tre chilometri e installato circa 2mila conci prefabbricati per il rivestimento della galleria.

L’ingresso della talpa all’interno del camerone di stazione – viene reso noto – è previsto «per gli inizi del prossimo mese di febbraio, al completamento di un primo tratto sud del solaio di stazione».

Le Fs, spiegando la mobilitazione per realizzare lo scavo, segnala che al lavoro sono presenti 150 addetti  dell’appaltatore Consorzio Florentia (Pizzarotti e Saipem), oltre ai numerosi tecnici Fs di Rfi (per la committenza), di Italferr (per la direzione Lavori) e di Infrarail (per la progettazione esecutiva), che «ogni giorno contribuiscono alla realizzazione di un’opera strategica per il territorio locale e nazionale».

Emerge che il “passante dell’Alta Velocità” di Firenze rientra fra i “Cantieri Parlanti”, un progetto che il gruppo Fs realizza in collaborazione con il ministero delle infrastrutture. Scopo: «raccontare in maniera trasparente le attività e i benefici delle nuove infrastrutture attraverso iniziative pubbliche, infopoint e una pagina web dedicata alle opere strategiche».

È la nuova strategia di comunicazione dell’azienda ferroviaria, che non ci sta più a finire sulla graticola quotidianamente per via degli immancabili ritardi dei treni dei pendolari. Non è forse vero che la linea difensiva è che i ritardi dipendono dal fatto che c’è una infinità di cantieri per ammodernare il servizio ferroviario? Bene, e allora ecco che le Ferrovie si mettono a controbattere, prima che rispondendo sui ritardi, semmai volgendo al positivo la narrazione di questo gran numero di cantieri (e anche la spinta all’internazionalizzazione e a progetti come la “metropolitana d’Europa”). La conseguenza è che si sposta il “fuoco” dello sguardo: dalla travagliata quotidianità dei lavoratori pendolari alle fasce di clientela più alta, cioè “Frecciarossa” e dintorni.

Tornando con gli occhi laggiù nel sottosuolo di Firenze, vale la pena di notare che le Fs mettono in risalto come la programmazione dell’appaltatore preveda che, «completate le attività di manutenzione e di riprogrammazione logistica del cantiere di scavo», la “talpa meccanica” gemella di Marika, cioè Iris,  che è «attualmente ferma in prossimità della Fortezza da Basso», riprenda il suo viaggio verso la Stazione. Infinee, una volta che le due “talpe” avranno raggiunto la stazione, saranno sottoposte a «interventi di manutenzione e, a seguire, saranno traslate all’interno del camerone già scavato fino al piano binari per poi proseguire, alternandosi, in direzione nord».

È da aggiungere che il nuovo “passante dell’Alta Velocità” di Firenze metta in preventivo «la realizzazione di due tunnel a singolo binario di cinque chilometri circa e una nuova stazione dell’Alta Velocità». In tal modo, le nuove opere – viene fatto rilevare – libereranno la rete di superficie dal transito dei treni dell’Alta Velocità. E questo, promessa dell’azienda ferroviaria, consentirà di «arricchire l’offerta di collegamenti regionali a vantaggio dei cittadini, delle imprese e delle attività economiche e turistiche, apportando benefici alla mobilità locale e metropolitana».

La nuova configurazione della rete ferroviaria fiorentina – viene sottolineato dalle Fs –  farà in modo che «i treni ad Alta Velocità non interferiscano più con quelli regionali, migliorandone così la regolarità e aumentando, al tempo stesso, la capacità delle linee di superficie, premessa di un potenziale incremento delle corse locali».

Pubblicato il
19 Dicembre 2025

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