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L’interporto è anche retroporto

Dedicata alle Autostrade del mare, la nuova iniziativa: ma adesso anche la logistica, gli insediamenti commerciali e industriali hanno porte aperte

Federico Barbera (a sinistra), Luca Ceccobao e Lorenzo Bacci al taglio del nastro.

LIVORNO – Il presidente di Interporto Toscano A.Vespucci, Federico Barbera, ha salutato così le istituzioni ed i molti operatori intervenuti all’inaugurazione dell’area di prestivaggio per le autostrade del mare: “Iniziamo oggi un percorso decisivo per lo sviluppo dell’Interporto e soprattutto dell’intera comunità. Tutto ciò lo dobbiamo all’iniziativa di alcune persone che con entusiasmo, anni fa, hanno portato avanti una nuova valida idea attirando investitori importanti e ci hanno convinto ad entrare in società con loro. Da oggi il collegamento con il porto è più forte”.
Hanno partecipato all’evento il sindaco del Comune di Collesalvetti Lorenzo Bacci, l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao ed il partner della Trailer Service (società che gestisce l’attività dell’area) Claudio Grim.
[hidepost]Barbera, con la pragmaticità che lo contraddistingue, ha invitato a non fermarsi davanti ai problemi, ma a trarre spinta da idee che quando sono valide ed accompagnate da capacità e volere – come in questo caso – riescono a concretizzarsi.
Con l’inaugurazione dell’area inizia quel percorso che va dall’Interporto al porto “e ci aspettiamo che dal porto ci sia utilizzo delle aree a disposizione anche all’esterno, appunto le nostre” ha detto Barbera.
L’interporto dal settembre scorso, grazie al Comune di Collesalvetti, può ospitare attività produttive (manifatturiere), attività di logistica ed attività commerciali; è ora pronto ad accogliere al suo interno quelle attività che oggi occupano le preziose banchine portuali (vedi lunghe giacenze ed altre lavorazioni) lasciandole libere per il loro utilizzo ottimale. Il presidente ha rilevato come siano più economiche le banchine del porto e ha criticato questa distorsione di sistema. In ultimo ha richiamato un improcrastinabile cambio di mentalità che veda il porto al servizio degli utenti e non il contrario, come assurdamente ancora oggi accade nonostante i tempi d’oro siano ormai un ricordo.
Secondo Lorenzo Bacci grande importanza rivestono i parternariati delle tre ultime iniziative: la variante del piano strutturale del comune di Collesalvetti che amplia le funzioni di interporto dal lato produttivo facendolo divenire oltre che terminale di arrivo anche centro logistico di partenza merci, di seguito il nuovo rapporto con le Dogane che permetterà l’ampliamento del circuito doganale anche alle aree dell’interporto e da ultimo l’input dato al disegno di legge insieme alla Società Logistica Toscana per l’istituzione di una zona franca all’interno dell’interporto. Bacci ha infine chiesto un salto di qualità con un disegno programmatico unitario che integri strategicamente gli strumenti urbanistici di Collesalvetti, di Livorno e del porto, così come peraltro previsto anche dal decreto Salva Italia dello scorso anno. Una realizzazione in linea agli adeguamenti necessari a seguito dell’integrazione di Livorno nelle Reti TNT.
Claudio Grim, da grande esperto di logistica, ha invitato a sviluppare al massimo l’opportunità ferroviaria: “questo è il punto debole dell’area di Livorno” ha detto, ed ha portato l’esempio dei Terminal di Trieste, quello container e quello merci convenzionali (di quest’ultimo è amministratore delegato), che funzionano proprio perché riescono ad offrire treni per l’hinterland e per tutta l’area commerciale di riferimento. Informando poi la platea che la Rail Cargo Austria, con cui i terminal lavorano, è interessata al versante tirrenico, ha evidenziato questa importante opportunità. “Per la notevole offerta dei servizi roro si dovrà anche essere pronti verso tutti i paesi del sud Mediterraneo che non appena supereranno il momento critico svilupperanno le loro attività”. Grim ha concluso con un riferimento alla Turchia che oggi ha un traffico monopolizzato da Trieste ma la cui portata di lavoro è tale da poter interessare anche il porto di Livorno. Nel suo intervento l’assessore Ceccobao ha auspicato che il prossimo nuovo Governo, al contrario dell’attuale, insieme ai decreti per “poter fare” metta anche delle risorse a disposizione ed ha recentemente chiesto che il documento governativo sulle infrastrutture strategiche contempli le risorse per i porti di Livorno, Piombino e Marina di Carrara. Ha dato notizia del nulla osta degli uffici tecnici a proposito del progetto di rafforzamento del fascio dei binari all’interno della Darsena Toscana e del suo collegamento con la linea tirrenica senza dover passare dal Calambrone ed infine ha informato di aver messo a bilancio le risorse per fare un binario che collegherà porto ed Interporto.
Il taglio del nastro ha inaugurato il piazzale, ma l’attività della Trailer Service come centro logistico intermodale a tutto campo va avanti ormai da tre anni grazie all’iniziativa di Antonini, Bertelli, De Martino e Portas Vives che hanno ottenuto la fiducia di imprenditori del calibro di Antonio Maneschi e Massimo Ciano, oltre naturalmente a quella di Interporto Toscano A.Vespucci.
La società offre un’ampia zona per i parcheggi dei rotabili, completi o semirimorchi, un’area per la sosta delle merci pericolose, una per i traffici reefer, magazzini per deposito merce con soste lunghe o per rapido transito. E poi area contenitori, area per groupage, rampa scavallamenti trailer sovrapposti, foresteria e palazzina servizi per autisti. Il tutto custodito in sicurezza e videosorvegliato h24. Un’offerta completa per il trasporto da e verso le Autostrade del mare: il maggiore traffico del porto di Livorno.

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Pubblicato il
12 Dicembre 2012

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