Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Comitato portuale a Livorno per i siti SIN alla Regione

Approvati anche i rinnovi delle autorizzazioni ad operare in porto e l’istallazione della statua della Madonna alla bocca sud dello scalo

Giuliano Gallanti

LIVORNO – Se ne parla da tempo, come soluzione migliorativa al “disastro” dei siti SIN che, istituiti dall’allora ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, si sono rivelati poi un freno allo sviluppo e specialmente ai dragaggi portuali. Il tentativo: La Regione potrebbe presto diventare la soluzione ai problemi di cui soffre il porto di Livorno. La proposta sarà consegnata dall’assessore regionale Bramerini entro metà aprile ai tecnici del ministero dell’Ambiente, attraverso un provvedimento su cui hanno lavorato nei giorni scorsi il Comune, la Provincia e l’Autorità Portuale.
L’intenzione, dichiarata formalmente dal presidente della Port Authority Giuliano Gallanti nell’ultimo comitato portuale di fine marzo, è di escludere lo scalo labronico dall’area SIN, con l’eccezione delle zone Eni ed Enel.
[hidepost]Sulla base del decreto 156 del 2006 i siti di interesse nazionale rappresentano delle aree contaminate molto estese classificate più pericolose dallo Stato Italiano e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee per evitare danni ambientali e sanitari. In Toscana esistono cinque Siti di Interesse Nazionale (SIN) di cui i più importanti sono tre, Massa-Carrara, Piombino e Livorno. Gli altri sono Orbetello e le Strillaie.
La riperimetrazione delle aree, resa possibile dal decreto sviluppo convertito in legge l’anno scorso, permetterebbe di trasferire alle Regioni le competenze in materia di siti inquinati e faciliterebbe le procedure propedeutiche al rilascio dei permessi ai fini dell’esecuzione dei lavori di dragaggio.
«Con la regionalizzazione delle aree di interesse industriale – ha detto il segretario generale, Massimo Provinciali – non si abbassa di certo il livello di attenzione nei confronti delle tematiche ambientali, ma si velocizzano le procedure: per cui se oggi devo recarmi al ministero dell’Ambiente per vagliare e monitorare la sostenibilità di attività infrastrutturali ricadenti in aree Sin, un domani mi basterà andare a Firenze e parlare con un referente della Regione».
Il numero due del Porto di Livorno ha anche indirettamente risposto a chi, nei giorni scorsi, aveva accusato la Port Authority di aver rimandato per troppo tempo indispensabili interventi di programmazione infrastrutturale: «Non vorrei – ha replicato – che passasse il messaggio che in Authority non si lavori come si dovrebbe. Certo, tutto può essere migliorato, l’uomo è perfettibile, ma i nostri uffici lavorano a pieno ritmo, a cominciare da quelli tecnici e da quello gare e contratti, che – ha concluso – ha 4-5 bandi di gara aperti contemporaneamente».
A conferma, il comitato ha approvato a larga maggioranza le autorizzazioni predisposte dall’Authority per operazioni e servizi. Ne hanno usufruito Compagnia portuali, Unicoop Servizi e Unitrag, mentre Sealiv ha avuto il rinnovo annuale per depositi e movimentazione. Pluriennale fino al 2015 l’ok a tutto il ciclo operativo a Bartoli nelle aree in concessione. Per i servizi complementari, rinnovo annuale a Consorzio Trasportatori Riuniti, Argo Vigilanza, Inter Reparirs Nord, Coremas, Vesuvio, Cooperativa Porto Mediceo e Corpo Vigili Giurati.
Nulla osta infine a maggioranza larghissima al progetto di piazzare all’ingresso del porto una grande statua della Madonna, con il sostanziale contributo della Fratelli Neri. “Senza alcuna preclusione – ha detto Gallanti – verso eventuali richieste analoghe di altri culti religiosi”.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Aprile 2013

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio