Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Clavarino in Coeclerici S.p.A.

Andrea Clavarino

GENOVA – Andrea Clavarino, 56 anni, di storica famiglia genovese, è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Coeclerici S.p.A., presieduto da Paolo Clerici.
Con tale incarico, Clavarino assume la delega per i nuovi investimenti e i disinvestimenti del Gruppo, mantenendo le responsabilità della divisione Logistica, delle Assicurazioni e degli Affari Istituzionali del Gruppo.
Ad oggi Andrea Clavarino è l’unico manager Coeclerici a risiedere nel consiglio di amministrazione.
In Coeclerici da oltre 27 anni, Andrea Clavarino ha maturato la propria esperienza professionale nel Gruppo, assumendo l’incarico di direttore della sede di Johannesburg, quello di direttore marketing e di direttore generale della divisione Trading.
[hidepost]Andrea Clavarino dal 1999 ricopre la carica di presidente di Assocarboni, l’associazione internazionale degli operatori del carbone, e dal 2001 è membro del CIAB (Coal Industry Advisory Board), l’organo consultivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) di Parigi.
“L’ingresso di Andrea Clavarino in consiglio rappresenta un importante valore per la governance della società che acquisisce una figura di elevato profilo professionale, di grande esperienza e conoscenza del business del Gruppo” – ha affermato Paolo Clerici, presidente del Gruppo Coeclerici.
Il Gruppo Coeclerici, fondato a Genova nel 1895, svolge la propria attività attraverso la divisione Mining che si occupa dell’estrazione di carbone energetico da miniere di proprietà, la divisione Trading operante principalmente nella commercializzazione di materie prime quali carbone, antracite, coke, minerale di ferro; la divisione Logistica che opera nel settore della logistica integrata, dall’attività di cabotaggio a quella di trasporto e trasbordo, e la divisione Armatoriale che opera a servizio della divisione trading attraverso navi in contratto di time-charter.
Nell’esercizio 2012 ha raggiunto un fatturato di circa 600 milioni di Euro, 1.000 dipendenti e uffici in Europa, Asia e Americhe.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Maggio 2013

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio