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FuoriMuro sollecita il ripristino ferroviario

Danni per oltre 30 mila euro al giorno dal blocco dei treni per la frana di Andora

GENOVA – FuoriMuro – Servizi Portuali Ferroviari S.r.l. fa appello alle Istituzioni affinché venga quanto prima ripristinata la circolazione ferroviaria tra l’Italia e la Francia a seguito della frana intervenuta tra Andora e Cervo il 17 gennaio scorso.
La situazione – denuncia l’Impresa Ferroviaria genovese – impedisce lo svolgimento dei servizi di trasporto combinato tra la regione marsigliese e l’Emilia Romagna via Ventimiglia di prodotti energetici e casse mobili attivato dall’ottobre 2012.
[hidepost]Un danno significativo – stimato in mancati ricavi superiori ai 30.000 euro al giorno – che preoccupa FuoriMuro per l’impossibilità di impiegare il personale dedicato all’attività, oltre che per il mancato utilizzo dei locomotori e per il rischio concreto di perdere commesse.
In virtù delle sinergie con gli operatori intermodali presenti nel network in cui l’Impresa è inserita, FuoriMuro si sta adoperando per garantire ai propri Clienti la continuità del servizio, incontrando tuttavia numerose criticità per la mancanza di itinerari alternativi e perché solo una parte del traffico intermodale può essere trasferito su gomma.
Più in particolare, non è possibile trasferire su camion il gas destinato alla Società Lampogas, che distribuisce GPL in tutto il nord Italia ad oltre 4.000 utenti. Un fatto, questo, ancora più critico se si tiene conto della necessità di garantire il riscaldamento dell’utenza finale durante la stagione invernale e delle ripercussioni connesse al trasporto di merci su strada.
Per queste ragioni e nel sottolineare la situazione emergenziale in cui l’Impresa opera, FuoriMuro chiede alle Istituzioni competenti che venga disposta una data certa per il ripristino della circolazione, con la necessaria messa in sicurezza del tratto di ferrovia interessato per procedere al più rapido ripristino dei servizi di trasporto.

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Pubblicato il
29 Gennaio 2014

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