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La Regione Toscana accelera sulla gara della Piattaforma Europa

Incontri tecnici di preparazione perché il bando esca entro luglio – Intanto il TDT programma due nuove grandi gru di banchina e cominciano i lavori sulla “strettoia” del Marzocco

FIRENZE – Il governatore della Toscana Enrico Rossi, che si è tenuto la delega ai porti nella nuova articolazione della sua giunta, sta stringendo i tempi perché si arrivi – come aveva promesso prima delle elezioni – alla gara di project financing della Piattaforma Europa entro questo mese. E mentre il segretario dell’Authority portuale Massimo Provinciali e il responsabile della pianificazione Claudio Vanni hanno appena concluso il secondo incontro a Londra di presentazione della Piattaforma organizzato da Ocean Shipping Consultant, a Firenze gli uffici della Regione sono sotto pressione: anche tre giorni fa c’è stato un incontro tecnico-operativo con l’amministratore delegato del Terminal Darsena Toscana Luca Becce sulle problematiche dei traffici contenitori.
[hidepost]A Firenze è stata commentata con soddisfazione l’uscita de Il Sole-24 sui traffici containers italiani che ha messo il porto di Livorno al primo posto in Italia come incremento dei teu nel primo trimestre di quest’anno (+32% contro il +8% di Genova e il 4% di La Spezia): Ma si è anche ricordato che la Darsena Toscana ha un limite insuperabile di pescaggio e di larghezza delle navi nella strettoia del Marzocco e quindi occorre bruciare i tempi per la Piattaforma Europa. Ipotizzare che per i prossimi 5 o 6 anni tutto rimanga come oggi significherebbe rinunciare a mantenere Livorno nel range dei porti “core” delle reti europee TEN-T. Occorre dunque – è stato ribadito a Firenze – velocizzare al massimo la gara del project-financing per la Piattaorma Europa, ma non solo. Occorre che anche le opere accessorie alla Darsena Toscana indispensabili nel frattempo per non essere tagliati fuori escano dalla palude dei rinvii per accelerare.
Uno dei punti delicati rimane l’allargamento della “strettoia” del Marzocco, con lo spostamento dei tubi dell’ENI e il ricupero non solo di fondale ma anche di quei 25/30 metri di larghezza che sono essenziali per le full-containers fino a 8 mila teu. I lavori sui tubi e quelli connessi per riprofilare la banchina sotto la torre sono stati assegnati, dopo ritardi e contenziosi vari ma non ancora partiti: e occorreranno 30 mesi perché siano completati, un tempo biblico a fronte della velocità con cui crescono le navi dei contenitori.
In questo quadro, i due terminal contenitori della Darsena Toscana – ovvero il TDT e il terminal Lorenzini – fanno quello che possono. Lorenzini si è dotato di recente di una nuova grande gru polivalente che “serve” bene anche le navi Msc. Il TDT avrà entro la fine dell’anno la prima delle due nuove portainers “revampizzate”, capaci di operare fino alla 18ª fila sulle navi larghe anche 43 metri: la seconda delle due gru dovrebbe entrare il servizio a febbraio e a quel punto saranno tre le portainers con la capacità di operare sulle navi più larghe accessibili in Darsena Toscana. Ma è indubbio che il TDT in particolare si consideri in “pole position” per la gara del project-financing della Piattaforma Europa. Salvo sorprese, ovviamente.
A.F.

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Pubblicato il
4 Luglio 2015

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