Inaugurato ad Ancona il molo di sopraflutto
Oltre 770 metri di opera che serve anche a protezione della banchina Marche

Rodolfo Giampieri
ANCONA – Si è svolta presso il porto di Ancona la festosa cerimonia di inaugurazione del Molo di sopraflutto. E’ intervenuto il viceministro Nencini accompagnato dal presidente di Assoporti Monti.
L’opera completa il nuovo acceso da mare al porto e protegge la banchina Marche (banchine da 26 a 29. 333 metri già operativi, banchina 27 di 273 metri in fase di appalto) diminuendo tempi e costi per le imprese che lavorano nelle operazioni portuali connesse al traffico container in porto.
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Nel rendering: il porto di Ancona con evidenza del Molo di sopraflutto.
L’inaugurazione del Molo di sopraflutto – ha detto il presidente dell’Authority Rodolfo Gampieri – rappresenta un importante risultato per l’Autorità portuale di Ancona, ente che ha gestito l’appalto: il Molo è stato completato nei tempi contrattuali previsti, senza dover richiedere alcuna perizia di variante e senza contenziosi con l’appaltatore, l’ATI Cooperativa Muratori & Cementisti – c.m.c. di Ravenna S.C. (Capogruppo) – Impresa Lungarini S.p.a. – Nuova co.ed.mar. s.r.l. – Consorzio Cooperative Costruzioni CCC Società Cooperativa.
La gara è stata aggiudicata sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa: l’analisi delle offerte pervenute ha richiesto alla Commissione aggiudicatrice tempi di verifica e approfondimenti impegnativi, con risultati molto positivi in termini di costo dell’opera, qualità tecnica e risparmio dei tempi di realizzazione.
La lunghezza del molo è di 776 metri, l’altezza di 21 metri e la base è di 90 metri.
Il Molo di sopraflutto corrisponde ad un palazzo di 6 piani, lungo 776 metri ed avente una base di 90 metri.
La costruzione dell’opera è stata preceduta da una operazione di bonifica di ordigni bellici eseguita con metodi innovativi dal Nucleo SDAI di Ancona della Marina Militare e dal Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO) dell’Esercito, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto e della Prefettura.
Per costruirlo sono stati utilizzati 2 milioni di tonnellate di pietrame e scogli, interamente forniti via mare per ridurre l’impatto ambientale della costruzione. Sono oltre 400 i viaggi delle imbarcazioni che hanno trasportato il materiale necessario dalle cave in Croazia. Inoltre in porto è stato costruito un impianto per la produzione dei 10.500 tetrapodi dell’altezza di circa 4 metri ciascuno, necessari a realizzare la copertura esterna del Molo. L’impianto ha prodotto oltre 130.000mc di calcestruzzo, risparmiando 16.000 viaggi di betoniere. Ogni tetrapode è stato numerato e posizionato, con l’ausilio del GPS, secondo coordinate specifiche e certificate. Il metodo garantisce il perfetto concatenamento necessario a resistere alle mareggiate. Durante la costruzione del molo, sono stati effettuati continui controlli sulla qualità dei materiali impiegati.
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