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LIBRI RICEVUTI “Storia Militare” (1 novembre) – I “texan” e i gommoni militari

Periodico mensile di lusso, in carta patinata e ogni mese corredato anche da monografie parallele (“Storia militare briefing” e “Storia militare dossier”) questa pubblicazione fondata dal comandante Erminio Bagnasco nel 1993 continua a offrire succosi servizi, tutti splendidamente illustrato, sui molteplici temi delle armi navali, terrestri ed aeree, del passato ma anche del presente. Diretto da uno studioso altrettanto attento, Maurizio Brescia, “Storia militare” (www.edizionistoriamilitare.it) va puntualmente in edicola ogni mese ed ha partecipato con il solito successo anche all’edizione di inizio novembre di “Militaria” a Milano Linate.

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In particolare sul numero di cui riportiamo la copertina, oltre alla dettagliata descrizione dell’addestratore aereo “Texan”, che ha fatto la storia della rinascita dell’Aeronautica italiana dopo la seconda guerra mondiale, va segnalato un ottimo servizio di ben 13 pagine  di Stefano Bagnasco – figlio d’arte – sul gommone “in grigioverde”: cioè sul battello pneumatico di ieri (e dell’altro-ieri) con la sua ideazione che come spesso accade deriva da esigenze militari, fino ai moderni Rib (rigid inflatable boat) di oggi. Bagnasco Jr. si è documentato da fonti internazionali molto serie e ci conferma che i primi battelli pneumatici nacquero già nel 1840 con la proposta di uno scienziato inglese al duca di Wellington che prefigurava un primo abbozzo di gommone. Cinque anni dopo un secondo progetto era già un gommone vero e proprio, anche se ancora a remi (e con una possibile, rudimentale vela). L’impiego militare in larga scala si ebbe però con la II guerra mondiale da parte Usa con i gommoni Goodyear e da parte tedesca con i Continental, largamente utilizzati specie nella campagna di Russia. Si trattava sempre di mezzi prolusi a remi, veri e propri zatteroni, perché il primo motore fuoribordo arrivò solo all’inizio degli anni ‘60 con la francese Zodiac. Il resto non è più storia ma ormai cronaca.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
22 Novembre 2017

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