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E intanto si fa sotto la Svizzera

MILANO – Il trasporto cargo su ferrovia funziona bene in tutta Europa, funziona benissimo in Svizzera (+16,5% nel primo trimestre di quest’anno) ma non sembra possa funzionare in Italia. E non solo perché Moretti pensa a guadagnare prima di tutto con l’Alta Velocità (Montezemolo & C. in arrivo permettendolo ancora nel prossimo futuro) e non vuol rimettere quattrini con il cargo ferroviario.


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Secondo i “soloni” delle ferrovie, l’Italia vede i maggiori movimenti merci su tratte brevi essendo un paese stretto e lungo: quindi preferisce utilizzare il camion che sotto i 200 km (o 300 secondo alcuni) è più economico e specialmente più puntuale e veloce.

Se fosse solo una questione di geografia quindi, dovremmo metterci tutti l’anima in pace e smettere di rompere gli zibidei a Moretti & C. Ma c’è chi la pensa diversamente: perché anche la Svizzera, che sta incrementando fortemente il trasporto su ferrovia, non ha certo distanze abissali. Il fatto è che gli svizzeri hanno da tempo programmato i loro orologi dello sviluppo, puntando sulle ferrovie specie nei collegamenti con i porti del Nord Europa, e cercando di scoraggiare l’attraversamento delle loro frontiere da parte dei camion e dei Tir: mentre noi ci siamo mangiati l’uovo dell’economia del trasporto ferroviario dentro la pancia della gallina dell’oggi, spingendo il trasporto su gomma, incentivando l’autotrasporto, pagandogli addirittura parte dei costi per farlo crescere. E ora ci ritroviamo con le ferrovie svizzere che vengono a drenare merci nella pianura padana e dagli interporti pedemontani (per esempio Novara) con treni-blocco destinati, guarda un po’, ai porti del Nord Europa. Pochi gli esempi di difesa concreta da parte dei nostri porti: forse uno dei principali è quello citato nei giorni scorsi da “Il Secolo XIX” da parte del terminal Contship di La Spezia che sta stringendo un’alleanza con la società regionale cargo-ferroviaria dell’Emilia-Romagna Fer. Ma siamo a Davide che cerca di difendersi da Golia.

A.F.

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Pubblicato il
1 Settembre 2010
Ultima modifica
20 Settembre 2010 - ora: 08:26

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