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Prosegue il proficuo rapporto tra la Confitarma e l’ABI

Nella foto: Mario Mattioli

ROMA – Il proficuo rapporto tra industria armatoriale e mondo bancario italiano è stato ancora una volta confermato – dice una nota della confederazione degli armatori – nel corso dell’ultimo incontro tra rappresentanti della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) e dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Erano presenti, per Confitarma Mario Mattioli presidente, Fabrizio Vettosi vicepresidente Commissione Finanza e Diritto d’Impresa, Paolo Cagnoni, membro del Comitato Esecutivo, Luca Sisto, direttore generale, e Marco Quadrani, capo servizio Finanza e Tributi; per ABI Gianfranco Torriero, vice direttore generale, Raffaele Rinaldi, responsabile dell’Ufficio Credito e Sviluppo, insieme a rappresentanti del mondo bancario.

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Nel corso della riunione è stato ribadito che, in questa delicata fase economica, è interesse comune sostenere la bandiera italiana e preservare per quanto possibile l’integrità delle imprese armatoriali evitando di disperdere un importante patrimonio di know how, professionalità e occupazione con inevitabili ricadute negative sul territorio nazionale ed impatti sui piani di ristrutturazione finanziaria in corso.

In quest’ottica, anche al mondo bancario Confitarma chiede di sostenere il Registro Internazionale nel suo impianto normativo attuale che da venti anni risulta essere uno strumento fondamentale per la competitività della flotta mercantile italiana.

È stata poi riaffermata la necessità che, nell’ambito della propria autonomia e delle specifiche responsabilità, si possa lavorare insieme per individuare eventuali soluzioni di comune interesse riguardo la gestione dei crediti deteriorati, in linea con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio armatoriale del nostro Paese.

L’occasione è stata utile anche per una valutazione generale delle nuove regole sull’assorbimento di capitale per le banche (CRR), nonché sulla prospettata introduzione da parte degli Organismi Regolamentari di un nuovo parametro nella fase di valutazione del credito (Social and Green Supporting Factor).

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Pubblicato il
13 Marzo 2019

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