Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Un treno settimanale Codognotto tra Pordenone e la Gran Bretagna

PORDENONE – Sulla Brexit (o non Brexit o Brexit parziale: i temi sono tanti) è appuntato l’interesse, non solo culturale, di buona parte del mondo della logistica. E mentre a Londra si scannano tra sostenitori del governo e sostenitori di una marcia indietro verso l’Europa, sembra evidente che chi si occupa di trasportistica stia già facendo i conti con la realtà.

«Per tutto il mondo della logistica la Brexit è già iniziata e dura da almeno un anno», ha dichiarato giorni fa al Corriere della Sera Maurizio Codognotto, amministratore delegato del Gruppo Codognotto, società di logistica e trasporti che opera in venti paesi con cinquanta sedi (quella principale è a Salgareda, in provincia di Treviso) e ha un fatturato di 305 milioni di euro. “Se il termine ultimo su cui ragionano le cancellerie è infatti il 31 ottobre, le imprese fanno da tempo i conti con l’incertezza provocata dall’eventuale uscita del Regno Unito dagli accordi commerciali europei”. Ed essendo l’incertezza uno dei fattori più problematici dei trasporti, chi può ha già cercato di rimediare, anticipandosi.

[hidepost]

Una riprova viene dal primo trimestre 2019 dove il trasporto di merci verso il Regno Unito è aumentato del 112%. Vuol dire, per semplificare, che le aziende con sede nel Regno Unito stanno stoccando quanta più merce possibile nei loro magazzini per far fronte a una eventuale chiusura “dura” delle frontiere. «Il settore del trasporto su gomma soffre di una crescente mancanza – ha sottolineato ancora Maurizio Codognotto – di autisti e quindi della difficoltà di rispondere con flessibilità a scossoni così preoccupanti del mercato. Meno autisti significa meno camion in circolazione”. Così la sua azienda ha varato un nuovo servizio ferroviario, inaugurato ieri venerdì 27 a Pordenone, che collega tutto il Nordest con il Regno Unito. “Parallelamente abbiamo potenziato il nostro servizio di consulenza sugli aspetti doganali – continua l’imprenditore – e aperto un help desk specifico sulla Brexit».

Il treno avrà una frequenza bisettimanale, esce dall’interporto di Pordenone che ha cominciato da poco a funzionare a pieno e si sta confermando una struttura logistica strategica per il Nordest. Le prospettive per questo nuovo hub sono importanti: è stato detto che a pieno regime potrà operare 200 mila container l’anno. I treni gestiti da Codognotto, in partenza da Pordenone sono diretti in Belgio per attraversare su nave il braccio marittimo con la Gran Bretagna. Significativo che sull’ultimo tratto dopo la nave le merci che proseguiranno su gomma verso le destinazioni finali utilizzeranno vettori pesanti alimentati a metano. Il rispetto dell’ambiente dunque non è soltanto uno slogan. E a crederci tra i primi è uno dei più importanti clienti della Codognotto, l’Electrolux, «che ha spostato tutti i suoi carichi verso l’Inghilterra su ferrovia».

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Settembre 2019

Potrebbe interessarti

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio