Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Livorno da record per ro/ro e dei traghetti

LIVORNO – Segni più davanti a quasi tutti i principali indicatori di traffico. Il 2019 si è chiuso positivamente per i porti dell’Alto Tirreno, che hanno complessivamente movimentato 44.973.226 tonnellate di merce, chiudendo l’anno con un +2% (terzo anno consecutivo di crescita).

Il risultato è stato ottenuto soprattutto grazie alla prestazione da record fatta registrare dallo scalo labronico, che ha superato il primato dell’anno precedente movimentando 36.715.346 tonnellate di merce (+0,4%). Bene anche il porto di Piombino, dalle cui banchine sono transitate in tutto 5.466.146 tonnellate di prodotti (+14,8%), mentre i porti elbani hanno movimentato 2.791.734 tonnellate di merce (+1%).

[hidepost]

I rotabili: Il settore dei rotabili ha fatto registrare l’aumento record del porto di Livorno, segnando un nuovo primato per lo scalo: complessivamente, sono transitate dalla banchine dello scalo 518.873 mezzi commerciali (+2,3% sul 2018).

I passeggeri: Livorno, Piombino e i porti elbani hanno chiuso l’anno con una crescita del traffico passeggeri pari allo 0,1%. In tutto, sono transitati dai porti del Sistema 9.786.648 passeggeri: 8.898.302 pax traghetti (-0,6%) e 888.346 crocieristi (+7,6%), di cui 832.121 nel solo scalo labronico (+5,8%), 24.377 nel porto di Piombino (+91%) e 31.848 nei porti elbani (+20%).

Nel traffico traghetti va registrato il nuovo primato del porto di Livorno, che ha movimentato 2.734.150 passeggeri (+3,1% rispetto al 2018). Piombino invece ha fatto segnare una piccola battuta d’arresto (-2,3%) con le sue 3.175.317 unità. In leggera flessione anche i porti elbani (2.988.835 pax, -1,8%).

Le rinfuse: Le buone prestazioni sul fronte dei passeggeri si uniscono a quelle fatte registrare dal sistema portuale nel traffico rinfusiero. Nel 2019 si sono ottenuti valori positivi per le rinfuse solide (3.183.965 tonnellate, +55,4%). In questo caso, a trainare la crescita è stato il porto di Piombino, che grazie alle attività di JSW e Piombino Logistics e ai rapporti commerciali con l’India ha consolidato i già buoni risultati del 2018. Nell’anno appena trascorso lo scalo ha infatti movimentato 2.401.775 tonnellate di dry bulk (+89,7%).

Nel campo delle rinfuse liquide sono state movimentate 9.107.837 tonnellate di merce, con una riduzione complessiva del 4,8%.

Container: Sul fronte della merce containerizzata, va segnalato come lo scalo labronico si sia riavvicinato al massimo storico del 2016, quando sono stati movimentati 800.475 TEUs. Nel 2019, infatti, sono stati sbarcati/imbarcati contenitori pari a 789.833 TEUs, di cui 393.428 in sbarco (+6,5%) e 396.405 in imbarco (+4,7%). Sono aumentate le attività di trasbordo (+49%): al netto del transhipment, sono stati caricati e scaricati 559.515 TEUs (-5,8%), di cui 423.473 container pieni (-8,4%) e 136.042 vuoti (+3,7%). Il risultato riflette l’andamento particolarmente critico della produzione industriale e dell’economia generale del Paese.

Prodotti forestali e auto nuove: Sempre a Livorno va registrata la sostanziale tenuta del traffico dei prodotti forestali, uno dei core business del porto (1.645.564 tonnellate, -0,1%). Sono invece diminuite le auto nuove: ne sono state movimentate 640.752, con una flessione del 3,8% rispetto al 2018, anno in cui – tuttavia – lo scalo ha fatto registrare la sua movimentazione record. Si tratta del terzo anno consecutivo in cui il porto rimane sopra la soglia delle 600.000 unità movimentate.

Le navi: All’incremento del traffico complessivo ha fatto seguito un lieve calo del numero degli scali. Rispetto allo scorso anno, infatti, sono arrivate nei porti dell’Alto Tirreno 34.823 navi, lo 0,3% in meno rispetto al 2018. Va sottolineato che sono aumentate le full containership con capacità maggiore di 7500 TEUs: nel 2019 ne sono arrivate 95 (22 in più rispetto al 2018).

[/hidepost]

Pubblicato il
14 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio