Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Grimaldi News: sovvenzioni solo a pochi?

Dall’house organ dell’armamento Grimaldi riportiamo questa analisi sugli aiuti di Stato al settore.

NAPOLI – I tempi eccezionali rendono comprensibile che i governi europei vogliano aiutare le aziende a superare l’attuale crisi post Covid-19. Esiste tuttavia il pericolo che questa premura provochi una distorsione delle leggi del libero mercato gestite a beneficio dei consumatori e aiuti entità dipendenti dallo Stato che non fanno altro che prosciugare i fondi pubblici a prescindere dalla qualità dei servizi offerti.

[hidepost]

La flotta del Gruppo Grimaldi è cresciuta fino a oltre 130 unità perché la nostra missione è quella di soddisfare le esigenze degli spedizionieri e dei passeggeri in modo efficiente e senza sussidi. Crediamo nei mercati equi e nella libera concorrenza, lasciando ai clienti la scelta dei vettore che desiderano utilizzare.

Le tendenze recenti sono, perciò, preoccupanti: in Italia, come misura di emergenza, il governo ha deciso di prolungate per un altro anno gli aiuti di Stato ad uno dei nostri concorrenti che serve le rotte Continente-Sardegna, al costo di 72 milioni di euro per i contribuenti e senza alcun tipo di gara che invitasse a presentare offerte alternative. Dato che altri operatori, tra cui noi, competono sulle stesse rotte senza sussidi pubblici, il risultato è una palese “distorsione del mercato” che abbiamo formalmente contestato con azioni legali, sia a livello nazionale che europeo.

Il problema sopra descritto non riguarda solo l’Italia; sussidi straordinari preferenziali per i singoli vettori vengono erogati anche nel Mar Baltico. In Finlandia, la National Emergency Supply Agency ha attivato un piano multimilionario che sopporterà solo (quattro su sette) compagnie di traghetti selezionate. Ancora una volta, ciò rappresenta una significativa distorsione del mercato, in quanto la nostra consociata Finnlines non figura nell’elenco dei beneficiari.

Se i governi sono davvero determinati a sostenere le linee dei traghetti, allora dovrebbero procedere in modo uniforme e senza provocare distorsioni, indipendentemente dalla loro solidità finanziaria, in conformità con le vigenti norme europee sugli aiuti di Stato. Prendiamo ad esempio la Grecia; tutte le compagnie dl navigazione possono beneficiare di un programma di aiuti di emergenza, indipendentemente dalle loro dimensioni, dalla situazione finanziaria o dalle rotte servite. Questo è un modo più giusto di fare le cose.

In linea di principio non siamo contrari agli aiuti di Stato in qualsiasi situazione. Talvolta possono essere necessarie sovvenzioni per garantire sostegno alle economie insulari durante tutto l’anno. Ma dovrebbero essere distribuiti in modo equo e solo nelle somme necessarie per raggiungere obiettivi chiaramente dichiarati, idealmente tramite gara d’appalto aperta o preferibilmente sostenendo direttamente gli utenti, vale a dire passeggeri e società di autotrasporto, che quindi sceglierebbero liberamente tra vettori concorrenti.

Ricompensare aziende che si sono sistematicamente dimostrate incapaci di condurre opportunamente i propri affari è invece una pratica molto discutibile.

Senza garanzie come queste, c’è il pericolo che gli aiuti di Stato diventino non solo distorsivi ma anche a tempo indeterminato. Non sappiamo, ad esempio, quanto durerà la crisi generata dal virus. Saremo colpiti da una seconda ondata di infezioni? Importi analoghi di sussidi statali verranno erogati l’anno prossimo?

I mercati liberi avranno bisogno di tempo per riadattarsi se e quando queste distorsioni finiranno, e per questo motivo stiamo dando l’allarme ora, al fine di attirare l’attenzione delle autorità competenti in modo che vengano intraprese le azioni necessarie.

Altrove in questo numero del Grimaldi News, si può leggere degli ultimi risultati di Finnlines” del lancio di un collegamento ferry dedicato Venezia-Grecia e di una nuova iniziativa della Fondazione Grimaldi a sostegno dei marittimi.

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Agosto 2020

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora