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IMAT e Università Parthenope assieme per formare marittimi

CASTEL VOLTURNO – Università degli studi di Napoli Parthenope e IMAT Italian Maritime Academy Technologies insieme per garantire soluzioni didattiche innovative nel settore dello shipping. Il primo Istituto universitario del Paese specializzato nelle attività del mare e il più grande centro di formazione marittimi della penisola rafforzano la loro collaborazione con un nuovo progetto che mette al centro la qualità del lavoro.

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Si è concluso, infatti, il primo corso di formazione permanente e ricorrente in “Conduzione del Mezzo Navale a Livello Direttivo”, percorso sperimentale che permette il conseguimento delle competenze di livello direttivo per gli ufficiali di coperta e di macchina (in accordo al DM 04/12/2013 “Disciplina del corso di formazione per il conseguimento delle competenze di livello direttivo per gli ufficiali di coperta e di macchina” ed alla Circolare n.7 del Comando Generale del Corpo delle Capitaneria di Porto, 6 Reparto – 4° Ufficio – 1° sezione del 19/08/2014).

L’Ateneo, che ha ottenuto un apposito accreditamento da parte del MIT e dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto per erogare tale tipologia di corso, ha stipulato una convenzione con IMAT per la condivisione di equipment (laboratori e simulatori) e competenze didattiche funzionali, nell’ambito del più ampio accordo quadro di cooperazione che vede unite le due istituzioni con l’obiettivo di accrescere il livello complessivo dell’offerta didattica nel settore marittimo.

«Tenuto conto dello stretto legame culturale dell’Università Parthenope con tutte le discipline afferenti alle attività lavorative connesse alla “blue economy”, l’attivazione di questo corso di formazione si inserisce in un più ampio progetto formativo che ci vede attore principale sul territorio nazionale per promuovere un’istruzione di terzo livello in ambito marittimo», sottolineano il professor Giorgio Budillon – direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie – ed il professor Salvatore Gaglione. «Tale percorso formativo è quindi da considerarsi naturale prosecuzione del Corso di Laurea di I livello in “Conduzione del Mezzo Navale” in grado di assicurare al personale impiegato a bordo delle navi mercantili un processo di formazione continua e duraturo nel tempo».

Il consolidamento della collaborazione con la Parthenope conferma l’indirizzo seguito da IMAT fin dalla sua fondazione verso il miglioramento del sistema delle competenze dei marittimi italiani, attraverso l’approccio della “formazione continua”. Grazie ad un costante dialogo con le principali compagnie di navigazione e con gli Istituti Nautici e Istituti Tecnico Superiori, il Centro supporta attivamente la crescita degli allievi ufficiali all’interno di percorsi strutturati che possono garantire il migliore livello di professionalità nella delicata fase di avvio al lavoro.

«Non si tratta solo di erogare competenze specifiche ed esperienza operativa», conferma Fabrizio Monticelli, amministratore unico di IMAT. «In accordo con le esigenze espresse dall’industria marittima si punta a sviluppare un approccio culturale di consuetudine all’apprendimento e all’approfondimento delle relative tematiche lavorative. L’unica strada per poter rispondere in maniera efficace ai sempre più veloci cambiamenti tecnologici e normativi».

L’obiettivo è quello di formare il marittimo 4.0: in possesso di tutte le conoscenze specifiche ma, allo stesso tempo, con una predisposizione e una flessibilità spiccata verso l’apprendimento dei nuovi processi operativi. Sotto questo aspetto lo specifico corso di laurea tenuto dalla Parthenope, insieme all’attivazione del nuovo percorso sperimentale, rappresentano un’occasione per l’inserimento in un mercato del lavoro molto più articolato rispetto agli aspetti più tradizionali della carriera, con prospettive di inserimento nella catena manageriale o nelle posizioni “ashore” del cluster marittimo.

I 14 partecipanti del nuovo corso pilota sono stati esaminati da una Commissione comune composta dal professor Giorgio Budillon, dal STV (CP) Giannatasio Gianlorenzo, dal professor Marco Pasciuto e dal capitano Modestino Manfredi. Gli istruttori di IMAT che hanno condotto le lezioni: i professor Marco Pasciuto, Marco Maresca e Gabriele Ambrosino e i capitani Modestino Manfredi, Ferdinando Nardi, Sergio Perrella.

«Il percorso comune intrapreso con la Parthenope rappresenta un importante salto in avanti per IMAT verso lo sviluppo ulteriore dei Competence Management System delle compagnie, sistemi di valutazione qualitativa delle competenze dei marittimi, strumenti che possono rendere i nostri equipaggi più competitivi a livello internazionale» continua Monticelli. «Il fatto che questa tipo di partnership, prima in Italia, nasca a Napoli ci rende particolarmente orgogliosi. In una regione in cui l’economia del mare è tra le più sviluppate della penisola, la felice contaminazione tra mondo accademico e mondo della formazione, rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo del territorio».

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Pubblicato il
25 Novembre 2020

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