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Il MoSE blocca il traffico navale

VENEZIA – “Il porto sta vivendo delle ore molto difficili – dice una nota del commissario dell’AdSP dell’Adriatico Nord – poiché si trova a non avere un accesso al mare in presenza del sistema MoSE in azione. Mercoledì mattina 8 navi erano ferme in rada e 9 in laguna in attesa di uscire. Giovedì alla luce delle previsioni che sono state comunicate, circa una decina di navi dovranno modificare i propri orari per evitare di rimanere ferme. Purtroppo si sta realizzando tutto quello che avevamo previsto negli ultimi anni – continua la nota – senza una conca di navigazione funzionante che permetta alle navi di entrare ed uscire nella laguna anche con le barriere del MoSE sollevate i porti di Venezia e Chioggia non possono resistere a lungo e sono destinati a perdere competitività e, di conseguenza, commesse e occupazione.

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Alcune soluzioni le abbiamo anche prospettate e depositate da tempo – afferma ancora l’AdSP -, come la necessità di realizzare ed istituire il cosiddetto Porto Regolato e la evidente necessità di sistemare al più presto la conca di navigazione, magari riadattandola anche a banchina ad alti fondali. Inoltre, sebbene sia comprensibile che in questa prima fase ancora sperimentale di utilizzo del MoSE si stia dando priorità alla sicurezza e al buon funzionamento del sistema e delle procedure, è urgente che si strutturi una Cabina di Regia, dove l’AdSP dovrà avere necessariamente un ruolo, che possa avere una visione complessiva di tutti i processi, in modo tale da gestire in efficienza anche i traffici portuali”.

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Pubblicato il
12 Dicembre 2020

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