Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Quell’esodo dall’Istria e Dalmazia

LIVORNO – Fu uno dei più drammatici esodi della nostra storia recente; decine di migliaia di italiani in fuga dall’Istria e dalla Dalmazia dove i partigiani di Tito avevano dato luogo ad atroci vendette verso quelli che erano considerati “colonizzatori fascisti”, e migliaia dei quali finirono nelle Foibe. Un esodo di famiglie, spesso di vecchi e bambini, che peraltro furono accolti spesso in Italia da fischi e insulti dei portuali, fomentati dal Pci contro i “fascisti di ritorno”.

[hidepost]

Storie e memorie dell’esodo istriano, fiumano e dalmata saranno oggetto domani, giovedì 10 alle 16,30 a palazzo granducale di Livorno, di una commemorazione indetta dall’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea della provincia stessa, con il coordinamento del suo direttore Catia Sonetti e l’intervento straordinario di Enrico Miletto dell’Istituto storico di Torino. L’incontro sarà preceduto dal saluto delle autorità cittadine.

“Siamo partiti su una nave” è il significativo titolo della commemorazione, che reca nel manifesto una foto delle tremende condizioni della fuga: una vecchia carretta del mare letteralmente coperta di profughi e delle loro povere masserizie, quelle almeno che riuscirono ad arrivare fino a lei. Il resto, anni ed anni di lavoro e d’impegno anche sociale – a posteriori riconosciuti infine dalla stessa Jugoslavia – furono necessariamente abbandonati e in molti casi fanno anche oggi parte del patrimonio di quelle terre.

[/hidepost]

Pubblicato il
9 Febbraio 2011

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio