Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Più cari gas e luce. Perchè?

Marco Vignola, responsabile energia Unc, ci scrive:

“Con la prossima bolletta assisteremo a un rincaro tra i più elevati di sempre nel settore dell’energia. Se poi si aggiunge all’altro rincaro del trimestre precedente, con un +15,6% della luce e un +11,4% del gas, ecco che la stangata non può che mandare in tilt i bilanci delle famiglie, già in difficoltà per via dell’emergenza Covid”.

[hidepost]

*

Secondo quanto sostiene l’Arera – ovvero una delle decine e decine di Authority fiorite più o meno silenziosamente negli anni e che dovrebbero tutelare i relativi comparti, in questo caso quello dell’energia, reti e ambiente – i prossimi aumenti saranno “solo” del 4,5% per l’elettricità e del 5,3% del gas. Facile dar ragione a Vignola: sommando i vecchi e i nuovi aumenti, si va a stangate vicino al 20%: che in un periodo di profonda depressione come quello in cui siamo, e che si teme continuerà ancora per quest’anno, rappresentano veri e propri drammi per le famiglie meno abbienti.

Le spiegazioni ufficiali sostengono che sono aumentati i costi delle materie prime e che quindi bisogna bere l’amaro calice. Lo si è visto anche sulla benzina e sul gasolio alle pompe di rifornimento, che più o meno in silenzio hanno aumentato i prezzi (e non di poco). Il tutto è contraddetto, tuttavia, dall’ampia disponibilità sia del greggio che del gas: sia per i consumi ridotti causa la crisi, sia perchè i paesi più consumatori – si vedano gli USA – sono in pratica diventati autosufficienti (sebbene la lavorazione degli scisti bituminosi abbia anch’essa subito un calo).

Non siamo tecnici e quindi possiamo solo raccogliere le informazioni che circolano. Secondo alcune delle quali, chi fornisce energia cerca di rifarsi del calo dei consumi aumentando il prezzo unitario. Lo stesso è successo nel trasporto dei container che dopo la brusca caduta all’inizio del 2020 ha visto risalire il costo del trasporto stesso grazie agli accordi tra vettori. E l’Arera? Già, ci piacerebbe sapere che funzione sta svolgendo per tutelare i cittadini.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Gennaio 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio