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Le crociere come anti-Covid

Riceviamo da Gastone Galimberti di Civitavecchia una domanda così sintetizzata:

Gentile direttore, sono un operatore turistico napoletano che la pandemia ha messo in ginocchio perché operavo in gran parte con le crociere. Avevo investito molto lavoro in quella direzione, anche perché le navi sono diventate sempre più grandi, sempre più lussuose e attiravano parecchia gente, non più soltanto i ricchi. Ora è tutto fermo e non si sa bene se e quando le cose riprenderanno.

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Dopo questa premessa una domanda: possibile bloccare le crociere quando una moderna nave viene costantemente monitorata, sanificata ogni giorno in tutti i suoi locali, controllata da ogni punto di vista, dal personale di bordo agli ospiti? Qui in porto mi dicono che nessuno sale a bordo senza prima passare i controlli di sanità più stretti; che ogni compagnia ha adottato un protocollo ancora più severo delle più severe norme; che quando i croceristi vogliono scendere per visitare una città vengono istruiti, se necessario accompagnati e al rientro verificati uno ad uno… Insomma, se c’è un ambiente sicuro è una nave da crociera, anche se le dimensioni sono tali che ormai potrebbero imbarcare molte migliaia di persone, quasi come una media città. Mi chiedo, in definitiva, se e quando torneremo a riempire questi giganti. E se le compagnie non proveranno, alla ripresa, a proporre navi meno gigantesche per meno passeggeri…

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Sulle dimensioni dei giganti da crociera le alleghiamo una vignetta da Charles Ebdo, il periodico mensile francese: il povero crocerista che dentro la mega-nave si ritrova come nella sua città, salvo la metropolitana… Evidentemente sul problema dei giganti da crociera qualcuno sta ponendosi dei dubbi.

Per quanto riguarda la prevenzione a bordo sul Covid e su altre eventuali forme epidemiche, non ci dovrebbero essere assolutamente rischi. Le compagnie di navigazione hanno fatto e fanno di tutto per sanificare l’ambiente e anche nei porti le Capitanerie e le istituzioni sanitarie sono rigidissime. Dunque è vero che è più sicura una nave da crociera che le strade della propria città. Ma bisognerebbe che il legislatore fosse il primo a capirlo e a decidere in conseguenza.

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Pubblicato il
17 Marzo 2021

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