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Logistica in mostra a Parigi Adriatic Gateway al top

La soluzione adriatica in alternativa al “Northen Range” – Festeggiato Affinita, assolto con formula piena dopo 11 anni di un’incredibile odissea giudiziaria

Tommaso Affinita

PARIGI – Il Salone della logistica, che ogni anno riunisce nella ville Lumiere il fior fiore del mondo dei trasporti, ha visto quest’anno la presenza significativa, con uno stand di prestigio, anche di RAM, la società per le Autostrade del mare che l’Italia ha in essere per lo sviluppo del cabotaggio marittimo nel Mediterraneo. Con l’amministratore delegato di Ram avvocato Tommaso Affinita, presente agli incontri più importanti della rassegna, sono stati anche affrontati nei dettagli i progetti europei vinti da RAM e relativi a quattro importanti comparti dei collegamenti marittimi legati alle reti TEN europee, su un totale di cinque affidati dall’Europa all’Italia.

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Molta enfasi ha raccolto il progetto “Adriatic Gateway” che mira a intercettare i traffici provenienti dal Mediterraneo orientale per canalizzarli attraverso i porti italiani del nord Adriatico (Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Monfalcone) alle reti TEN-T orizzontali transeuropee, per controbilanciare il peso del Northen Range.

Affinita è apparso assai impegnato anche negli incontri con gli omologhi delle reti Ten degli altri paesi. E particolarmente soddisfatto dalla sentenza di assoluzione con formula piena (per non aver commesso i fatti) che dopo ben 11 anni di incredibile trafila ha chiuso l’iter processuale aperto a suo carico, sulla base di una denuncia anonima, presso il tribunale di Bari. Le accuse formulate sulla base dell’esposto, risultato anche di 4 anni di indagini documentali, erano tutt’altro che leggere: peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico nell’esercizio della sua presidenza della Port Authority di Bari: nel dettaglio, sull’uso dell’auto di servizio, su rimborsi delle trasferte Bari-Roma e sull’assunzione di un geometra. Sicuro della correttezza del suo agire, Affinita aveva anche a suo tempo rinunciato alla prescrizione, ma niente ha potuto contro il prolungarsi in tempi “biblici” della macchina processuale. Che alla fine comunque gli ha dato totalmente ragione, non solo assolvendolo con la formula più ampia ma cancellando una macchia che in tutti questi anni l’ha accompagnato anche nei più prestigiosi incarichi, amareggiandogli anche la vita privata (sua figlia è un apprezzato magistrato) oltre che quella professionale. Dai tanti amici, sono giunte in ogni tempo a Tommaso Affinita le espressioni di solidarietà e di speranza: che adesso la sentenza ha confermato essere pienamente legittime, ma che non restituirà certo gli 11 anni di sofferenze ingiustificate e di grande amarezza.

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Pubblicato il
2 Aprile 2011

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