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Nuova vita per “Masquenada”

LIVORNO – Non basta per uno specialista del refitting di altissimo livello nello yachting garantire un lavoro della massima qualità: bisogna anche bruciare i tempi di consegna, perché l’armatore ha, come esigenza “bene e subito”. Quando poi l’armatore è Pierluigi Loro Piana, dell’omonima azienda di cachemire del lusso made in Italy impossibile dire di no. Così “Masquenada”, nome evocativo di una celebre samba brasiliana, è tornata a una nuova giovinezza grazie alla Lusben Craft del gruppo Azimut/Benetti. Un impegno, quello di Lusben Craft, che ha saputo esaudire il sogno di Loro Piana di riportare a nuova vita il vecchio yacht, acquistato d’impeto dopo aver perso il suo “My Song”, un Baltic Custom 130, incredibilmente perso nel golfo de Leone dalla nave specializzata che lo stava trasportando in coperta verso la Sardegna.

Loro Piana ne ha sofferto molto ma non si è arreso ai ricordi. «Dopo due anni dalla perdita di “My Song” – ci ha detto l’armatore – ho scoperto questo yacht, con un look e una funzionalità che cercavo. Mi serviva una ‘casa crociera’ e l’ho trovata. Partirò alla volta della Grecia, ma l’obiettivo è poi a novembre farò una vita da crociera con la mia famiglia. A settembre isola Eolie, Costa Amalfitana e poi a metà novembre ‘Masquenada’ spiccherà con me il volo per i Caraibi, il viaggio della mia vita». Per un uomo che ama il mare, a una certa età anche il sogno che si chiama “Meglio di niente” sembra un’ironia, ma è invece il riposo del guerriero.

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Loro Piana ha apprezzato il quasi miracolo che ha fatto Lusben Craft in tempi tanto stretti. «Non è stato semplice – ci ha detto ancora l’armatore – ma Lusben ha saputo vincere questa sfida con grande professionalità anche in un periodo difficile come quello della pandemia. Alle spalle il colosso Benetti che è stata già una garanzia. Qui ci sono grandi capacità di coordinamento e i desiderata del cliente sono sempre rispettati». Pierluigi Loro Piana si congeda: «Sono molto orgoglioso di questo cantiere italiano, dei manager italiani. La nostra creatività non ha eguali. Noi abbiamo quel qualcosa in più che i clienti vogliono».

Michela Berti

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Pubblicato il
30 Giugno 2021
Ultima modifica
1 Luglio 2021 - ora: 10:22

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