E domani allargheranno il canale
LIVORNO – È stata un’operazione rischiosa, senza precedenti veri, con tante incognite e forse anche qualche eccesso di sicurezza iniziale: ma alla fine ce l’hanno fatta. E l’AdSP avrà ragione prossimamente a presentarla come un risultato di cui essere fieri.
Meglio ancora: a presentarla come l’inizio di una totale trasformazione di quello che cinquant’anni fa era sembrato un porto moderno, poi è diventato una darsena con l’ingresso a imbuto, con crescenti limiti per le grandi navi che sono la maggioranza d’oggi e sempre più nel prossimo futuro.
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La trasformazione sarà completa quando andrà veramente a buon fine anche l’allargamento della strettoia del Marzocco, oltre l’approfondimento consentito dal microtunnel. L’AdSP di Luciano Guerrieri sta già mettendo a frutto il progetto, ereditato dal predecessore, che comporta la resezione di almeno una ventina di metri della sponda sotto la torre del Marzocco, con annesso intervento per riportare il mare intorno alla torre stessa. Se il microtunnel alla fine sarà costato circa 8 milioni di euro, ce ne vorranno almeno il doppio per fare la nuova e grandiosa operazione: perché la sponda Nord del canale oltre che resecata va rafforzata, la torre deve essere protetta da possibili smottamenti, il fondale va ulteriormente corretto. Insomma, tanta roba.
Il risultato? Quando ci sarà, la Darsena Toscana e sul canale industriale sarà non finalmente un porto aperto senza limitazioni. Forse arriverà prima la Darsena Europa, ma non sarà certo un lavoro superfluo: aree portuali e banchine con accessi libri e fondali adeguati saranno sempre più oro puro.
A.F.
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