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Flotte TEUs, la corsa al primato

GINEVRA – Qui nella sede della MSC (Mediterranean Shipping Company) di Gianluigi Aponte se ne parla poco, almeno ufficialmente: ma ormai tutti i media che si occupano di shipping strologano sull’aumento della flotta dell’armatore italo-svizzero con previsioni tutte orientate sul possibile, prossimo scavalco del gruppo Maersk al primo posto della classifica mondiale.

Sul tema anche il quotidiano della Confindustria Il Sole24Ore ha dedicato un paio di paginate nell’edizione di domenica scorsa, partendo dall’analisi delle flotte mondiali e dall’operazione in corso da parte di MSC per l’acquisto della flotta Bolloré African Logistics, con opzione che si chiuderà entro il 31 marzo prossimo. Bolloré è il gruppo francese della logistica più importante sui mercati dell’Africa Occidentale, ha 15 terminal intermodali, 20 mila dipendenti, di cui 8 mila in Africa: dove peraltro anche MSC è ben posizionata con 4 terminal in Costa d’Avorio, Marocco, Nigeria e Togo.

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Se l’acquisizione di Bolloré rappresenta un potenziamento strategico di primo piano su un mercato che tutti gli analisti vedono di prossimino decollo, gli ordini di costruzione di nuove navi portacontenitori (vedi la tabella di Alphaliner, riportata anche dal Sole24Ore) confermano che MSC sta facendo costruire 60 navi contro 25 di Maersk, il che pareggerebbe i conti ma porterebbe Aponte ad avere una potenzialità maggiore nel numero dei TEUs. Come curiosità, dalla tabella si evince che la compagnia con il maggior numero di navi ordinate è attualmente Evergreen, settima al mondo nella classifica ma destinata a crescere rapidamente. Anche l’israeliana Zim, 11° nella classifica, sta facendo un notevole sforzo con ordini di nuove navi percentualmente più alto di tutte.

Quale il significato di questa analisi globale? Prima di tutti, l’incremento degli ordini risponde al criterio di aver fiducia nello sviluppo dei traffici container malgrado la pandemia mondiale sia ancora in corso. Poi c’è da rilevare che in questi due anni di Covid le compagnie di navigazione del settore hanno registrato fatturati eccellenti, con utili che le hanno ampiamente ripagati – secondo gli analisti – dei precedenti anni di perdite. Va anche considerato che un po’ tutti gli analisti precedono un futuro di forti traffici con l’Africa, che presto o tardi uscirà dall’attuale condizione di campo di battaglia per cercare di raggiungere livelli di vita occidentali. Prevista infine (o almeno sperata) la pacificazione del medio oriente, che è stato fino al recente passato – e in parte continua ad essere – un buon sbocco per le esportazioni italiane.

A.F.

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Pubblicato il
8 Gennaio 2022

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