Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sequestrate attrezzature balneari che “inquinavano” in spiagge libere

LIVORNO – Alle prime ore del mattino per due volte i militari della Guardia Costiera dell’Ufficio Locale Marittimo di Cecina, sotto il coordinamento della Direzione Marittima della Toscana, hanno posto sotto sequestro, a carico di ignoti, numerose attrezzature balneari rinvenute lungo le spiagge libere 🏖 del litorale.

L’attività di polizia marittima, avviata anche a seguito di specifiche segnalazioni pervenute da alcuni turisti, ha permesso quindi di restituire alla collettività tratti di arenile abusivamente occupati da alcuni privati cittadini che, con l’intento di assicurarsi un comodo spazio in prossimità della battigia e la medesima “postazione” sulla spiaggia per svariato tempo, lasciano le proprie attrezzature balneari incustodite per tutta la notte.

Tale azione, oltre a rappresentare un comportamento poco rispettoso nei confronti di tutti coloro che vorrebbero usufruire della spiaggia libera – sottolinea la Capitaneria – costituisce una violazione dell’ordinanza balneare del Comune di Cecina che, infatti, non consente di lasciare incustoditi su tali tratti di litorale ombrelloni, sedie a sdraio, tende e altre attrezzature similari prima dell’orario di balneazione e dopo il tramonto.

Nello specifico, sono stati rimossi e sequestrati circa 50 tra ombrelloni, sedie da spiaggia e attrezzatura balneare di vario genere. Procedendo alla rimozione di tale materiale le aree interessate sono state quindi restituite alla pubblica e libera fruizione dei bagnanti.

Nei prossimi giorni, anche in considerazione dell’approssimarsi del ferragosto, si intensificherà l’attività di vigilanza e controllo da parte dei militari del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, finalizzata a garantire, prioritariamente la sicurezza della balneazione e la tutela dell’ambiente marino e costiero.

Pubblicato il
10 Agosto 2022

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio