Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Assarmatori e il cluster marittimo toscano

Stefano Messina

LIVORNO – La location questa volta è stata perfettamente calibrata: il traghetto della ⛴ Toremar “Liburna”, vecchia e gloriosa nave perfettamente ristrutturata e riarredata, che non sfigura a confronto dei tanti traghetti che solcano il Mediterraneo.

Attraccata nel porto mediceo, la “Liburna” ha accolto l’atteso evento di Assarmatori, che si è sviluppato secondo il programma con il saluto del direttore marittimo della Toscana ammiraglio 👤 Gaetano Angora, la relazione-analisi del presidente di Assarmatori 👤 Stefano Messina, quella del presidente di Toremar e vice di Assarmatori 👤 Achille Onorato, e infine il punto dall’ottica dell’AdSP presentato dal suo presidente 👤 Luciano Guerrieri.

Avremo tempo di approfondire sia gli interventi, sia le risposte nel breve dibattito che è seguito.

Il tema è stato di quelli più che delicati: lo stato dell’arte del cluster marittimo-portuale della Toscana, con focus ovviamente sia sul porto di Livorno, sia su quell’odio Piombino, sia – en passant ma nemmeno tanto – sugli altri scali toscani, a partire da Marina di Carrara (che fa parte dell’AdSP spezzina) sia delle isole.

[hidepost]

Punto dolente, almeno ad oggi, la  complicata storia della gara per la Porto 2000, ovvero la società di gestione dei traffici passeggeri nel porto di Livorno.

Il contenzioso è noto; e malgrado i vari tentativi di composizione – Guerrieri ci si è speso per mesi – ancora oggi siamo con la spada di Damocle del Consiglio di Stato che dovrebbe dare la propria sentenza definitiva tra un mese.

La gara, come noto, è stata vinta dal raggruppamento d’imprese che fa capo ai gruppi Onorato ed MSC, oggi saldamente associati. 

Il motivo del contendere, la eventuale “riserva” sui traffici passeggeri che la Porto 2000 ritiene aver acquisito, è un principio che se sarà sostenuto o meno dal Consiglio di Stato potrebbe incidere su tutti i porti italiani.

Il dibattito di due sere fa ha girato intorno a vari temi, come i collegamenti a servizio dei porti toscani, i ritardi della “bretella” di Piombino e tanto altro.

Sarà giusto riparlarne.

[/hidepost]

Pubblicato il
19 Ottobre 2022

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio