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Operazione “bastioni” di sabbia

PORTOFERRAIO – Dune giganti lungo le spiagge elbane: sanzioni per oltre dodicimila euro e denunce a quattro titolari di stabilimenti balneari. È il risultato dell’attività operativa di tutela dell’ambiente marino – costiero e del paesaggio da parte della Guardia Costiera locale. 

I Nuclei Operativi per la Protezione Ambientale del Compartimento marittimo dell’isola d’Elba, coordinati dalla Capitaneria di porto di Portoferraio, durante l’attività di vigilanza svolta per la tutela dei beni demaniali, hanno accertato la presenza lungo i litorali elbani, di estesi cumuli di sabbia per oltre 3000 metri cubi, in località Marina di Campo, Seccheto e Capoliveri, realizzati artificialmente in assenza di qualsivoglia autorizzazione ed in spregio alle normative paesaggistiche, ambientali e del codice della navigazione, per i quali sono scattate sanzioni amministrative e denunce alla competente Autorità Giudiziaria. 

Si tratta di un fenomeno di abuso e illecito uso del demanio marittimo – afferma una nota della Guardia Costiera – da parte di soggetti privati, che con queste opere – vere e proprie muraglie innalzate utilizzando la sabbia prelevata dalle aree demaniali marittime circostanti per creare delle barriere di difesa delle strutture turistico-ricreative dalle mareggiate invernali – oltre a violare la disciplina sull’uso del pubblico demanio marittimo e del paesaggio, contribuiscono ad accentuare l’erosione costiera effetto delle attività antropiche e dell’innalzamento del livello mare causato dai cambiamenti climatici. 

Come evidenziato dalle Linee Guida per la Difesa della Costa dai fenomeni di Erosione e dagli effetti dei Cambiamenti climatici, – versione 2018 – edite dal “Tavolo nazionale sull’erosione costiera MATTM – Regioni” con il coordinamento tecnico di ISPRA, e recentemente ribadito in una nota circolare della Regione Toscana, tali opere temporanee costruite per la difesa dalle mareggiate, attraverso l’utilizzo di sabbia proveniente dalla battigia, rappresentano una “modalità non corretta che crea effetti negativi sulla dinamica litoranea andando ad aumentare la pendenza della spiaggia e diminuendo al contempo la resistenza della stessa dalle mareggiate”. Inoltre, “La movimentazione della sabbia dalla battigia verso l’interno è in generale sconsigliata perché comporta la modifica del profilo trasversale di spiaggia con aumento di pendenza, riduzione dell’ampiezza e quindi maggiore esposizione alle mareggiate. A seguito della movimentazione, il mare riforma il profilo naturale della battigia a scapito del fondale antistante che si approfondisce. L’effetto prodotto è una minore capacità di smorzamento dell’energia del moto ondoso in caso di mareggiata, anche ordinaria.”

I titolari degli stabilimenti balneari o delle strutture turistico-ricettive erano stati autorizzati dai propri Comuni ad effettuare, nel corso della passata stagione estiva, esclusivamente operazioni di manutenzione, livellamento (spargimento e ridistribuzione) e pulizia del tratto di spiaggia oggetto di concessione. Una non corretta movimentazione dei sedimenti e della sabbia per la realizzazione dei cosiddetti “argini invernali di protezione”, indurrebbe invece conseguenze fortemente negative per la dinamica della costa in termini di erosione e di resistenza alle mareggiate. 

Pubblicato il
31 Dicembre 2022

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