Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Nasce il polo di Reinova ed E2C

Giuseppe Corcione

SOLIERA – La collaborazione tra Reinova, azienda specializzata nello sviluppo, test e validazione di componenti per il powertrain elettrico, ed E2C (Energy To Come), società del settore dell’elettronica di potenza e della conversione dell’energia porta alla nascita di un polo tecnologico italiano per la mobilità elettrica e le infrastrutture di ricarica nel settore navale, con competenze in ricerca e sviluppo, manifattura, e servizi nella filiera allargata della e-mobility nel settore navale.

Un progetto Made in Italy che si inserisce nello sviluppo del mercato navale italiano e, allo stesso tempo, si serve della sua efficiente catena di approvvigionamento e della sua tradizione cantieristica. Sostanzialmente, il focus è lo sviluppo di un sistema infrastrutturale di ricarica per le imbarcazioni elettriche che sia sicuro, pulito ed economicamente sostenibile. Per realizzare ciò, sarà necessario integrare sistemi di prevenzione, monitoraggio e controllo che siano intelligenti. “Crediamo molto nell’elettrificazione per le imbarcazioni navali e nello sviluppo delle infrastrutture – commenta il ceo di Reinova Giuseppe Corcione –. Il nostro business plan vedeva una centralità di questo mercato partendo dallo sviluppo di soluzioni per il trasporto di persone o merci con percorsi definiti per ottimizzare i flussi e i sistemi di ricarica”.

“La collaborazione verte su una filiera di competenze che coinvolgono la parte di ingegneria navale, l’accumulo e la propulsione, correlate fra loro da sistemi esperti che ne controllano lo stato di utilizzo”, spiega Luca Balbo, ceo di E2C. L’elettrificazione per un ridotto impatto ambientale passa attraverso due direttrici: “la progettazione ex novo delle imbarcazioni e l’adeguamento degli attuali sistemi di propulsione e generazione attraverso equipaggiamenti ibridi, come peraltro richiesto da vari enti istituzionali.”

Pubblicato il
12 Luglio 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio