Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Castalia: “beccati” i bidoni

LIVORNO – Beccati: almeno dalle prime schermate, i famigerati bidoni di solventi caduti da Eurocargo Venezia al largo della Gorgona sarebbero stati identificati. Ce l’ha fatta tre giorni fa l’unità per ricerche oceanografiche Minerva Uno, impegnata per conto di Castalia nella campagna per rintracciare i due autoarticolati e i 198 fusti di merce “pericolosa” (catalizzatore esausto a base di Nichel Molibdeno), tramite le sofisticate apparecchiature di bordo (side scan sonar e magnetometro a protoni). Il sonar ha individuato, all’interno dell’area di scansione del fondale programmata, (a 420 metri di profondità poco più di 9 miglia a nord-ovest di Gorgona) due bersagli di grosse dimensioni compatibili con la massa di due autoarticolati.


[hidepost]

Nell’intorno dei due oggetti sono apparsi, poi, ai sonar dei targets più piccoli, di circa un metro in lunghezza, compatibili con l’aspetto dei bidoni metallici che trasportava la nave.

La campagna di ricerca è iniziata il 6 febbraio e segue secondo la proposta tecnico-scientifica redatta dalla società Castalia per conto della società armatrice della nave Eurocargo Venezia (Atlantica di Navigazione) e vagliata dagli enti ed organismi preposti, riuniti in un apposito “tavolo tecnico” convocato dal ministero dell’Ambiente, che ha ulteriormente fornito indicazioni alla società operante.

Imbarcato a bordo della Minerva Uno c’è anche un Ufficiale della Guardia Costiera al fine di seguire da vicino l’insieme delle operazioni, unitamente ad un sottufficiale del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Le operazioni proseguiranno nei prossimi giorni. La nave è rientrata mercoledì nel porto di Livorno per far rifornimenti e dare un giorno di riposo all’equipaggio e ai tecnici. Le ricerche sono già riprese perché adesso dovrebbe cominciare la fase due, cioè la caratterizzazione certa dei bersagli (con il Rov filoguidato) e poi si studierà se e come recuperare il tutto. Con tutte le osservazioni e le perplessità che abbiamo già espresso su queste pagine, per un’operazione che sembra supportata più da campagne emotive che da una vera e attenta analisi del reale pericolo costituito dai famigerati bidoni.

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Febbraio 2012

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio