Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dieci flotte impegnate già sul futuro

LONDRA – Il conteggio è presto fatto, e lo dimostra bene il grafico qui sopra: malgrado la pesante crisi dei noli, dovuta ai traffici asfittici degli ultimi mesi per la crisi e l’inflazione, i grandi player del trasporto marittimo dei container fanno come insegna il vecchio detto: “quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare”.

Andando sul serio, gli ordini di nuove navi registrati da Alphaliner e trasferiti nel grafico qui sopra, confermano che MSC in primis, ma anche CMA-CGM e Cosco stanno aspettando un considerevole numero di navi già ordinate. Come ordini è più prudente Maersk, che secondo i rapporti sta invece puntando alla razionalizzazione dell’esistente, ma rimane comunque la seconda flotta al mondo dopo essere stata superata solo di recente da MSC. A metà classifica, si nota il salto in avanti, con nuovi ordini, di Evergreen che dopo un periodo abbastanza lungo di riflessione è partita di nuovo e sembra puntare a superare sia ONE che Hapag Lloyd. Anche Zim, decima nella classifica redatta da Alphaliner, dopo la razionalizzazione degli anni scorsi ha ricominciato ad ordinare e sembrerebbe in grado di superare come quantità della flotta la Yang Ming.

[hidepost]

La classifica non definisce le tipologie delle navi in ordine per le varie compagnie: ma da quello che lasciano filtrare i cantieri – per le portacontainer in particolare la fanno da padroni i cantieri del Far East – si tratta di importanti salti in avanti sia sulle capacità operative, sia in particolare sulle motorizzazioni, in buona parte aperte all’hybrid per il fuel. A conferma che malgrado i ritardi delle scelte “green” di strutture logistiche portuali e terrestri, in mare il futuro sta già arrivando.

[/hidepost]

Pubblicato il
7 Ottobre 2023
Ultima modifica
9 Ottobre 2023 - ora: 10:40

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora