Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’eterno e inconcludente dibattito sui migranti

Nella vignetta: Discussioni in tensione intorno alla legge sull’immigrazione (Da sinistra) Caffè? Ma… Non più, No

È un tema scottante, perché vi si incrociano aspetti politici, etici, giuridici ed anche di umana solidarietà: il flusso dei migranti verso l’Europa, non solo dai paesi in guerra ma anche da quelli dove impera la fame, è diventato ormai da anni un problema che impegna decine di vertici internazionali, tentativi di accordi frontalieri, crisi tra governi, compromessi. Ma ad oggi soluzioni non si vedono, come sostiene il nostro lettore Roberto Pensabene da Catania.

Sono anni ormai che in Sicilia vediamo arrivare i barconi dei clandestini che scaricano disgraziati spesso al limite della resistenza, spesso donne incinte o bambini di pochi mesi. E io parlo della Sicilia, perché ho avuto occasione di assistere a quanto ci arriva da Lampedusa, da Pantelleria e anche direttamente sull’isola. Tanti di questi poveretti sono davvero disperati, e anche considerano la possibilità che ci siano infiltrati delinquenti o terroristi è difficile pensare di rigettarli in mare. Mi chiedo allora: è possibile che non si trovi davvero un accordo internazionale europeo per accoglierli o per andare ad aiutarli nel loro paese?

[hidepost]

*

Come premesso, il problema è enorme e di difficile soluzione. Il flussi verso i paesi più sviluppati, dove a volte ci si illude di poter migliorare il proprio tenore di vita, non riguarda solo l’Europa: gli stessi Usa hanno innalzato un lungo e controllatissimo muro al confine con il Messico, cercando di contrastare il flusso dei clandestini. In Asia ci sono situazioni analoghe. E tutti i meeting, le riunioni anche urgenti, gli accordi che si firmano, gli impegni eccetera si dimostrano spesso solo palliativi. Andare ad aiutare l’Africa? C’è un piano Mattei italiano che a parole raccoglie consensi, ma è costoso e richiederà anni. Intanto anche in Francia, dove i flussi migratori preoccupano come da noi, si finisce per non credere nelle molteplici riunioni sul tema, per farci delle ironie sopra, come mostra la vignetta di “Canard Enchainé”.

[/hidepost]

Pubblicato il
9 Marzo 2024
Ultima modifica
10 Marzo 2024 - ora: 12:15

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio