“Piattaforma” pronta nell’anno?
Già iniziata al largo di Livorno la posa in opera delle tubazioni sottomarineLIVORNO – L’Olt va avanti, ed entro la fine di quest’anno la tanto discussa – e per molti anche attesa – piattaforma galleggiante di rigassificazione del metano sarà ancorata permanentemente al largo del Calambrone, tra Livorno e Marina di Pisa.
Conclude favorevolmente le ultime schermaglie anti-Olt dei comitati più o meno “verdi”, sembra appurato che anche la Toscana avrà, come il golfo di La Spezia e più di recente l’alto Adriatico, il suo terminale per le navi che trasportano gas liquefatto da immettere nella rete nazionale, in aggiunta e in concorrenza con i metanodotti “fissi”.Rimane solo il dubbio che anche a Rosignano Solvay sarà creata la seconda piattaforma toscana, dopo che l’iniziale “niet” della Regione Toscana si è molto ammorbidito (ed è diventato quasi un si) in vista delle elezioni di marzo.
Con l’Olt comunque andranno a maturare anche altre ricadute importanti per il territorio: quasi unicamente su aree pisane, dicono i livornesi, ma comunque significative. E tra questa la più visibile sarà certamente l’apertura dell’Incile tra il Canale dei Navicelli e l’Arno proprio in periferia a Pisa, rendendo così navigabile l’intero circuito acqueo che fu ideato già nel ‘700 quando nacque e si sviluppò il canale dei Navicelli.
Con l’Incile finalmente aperto, anche la periferia di Pisa e il lato terminale del canale dei Navicelli torneranno ai fasti della antica repubblica marinara, visto che gli insediamenti di cantieri di costruzione e di refitting che stanno nascendo sul canale stesso non sembrano aver subito contraccolpi importanti dalla crisi internazionale.