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Zim in marcia verso la ristrutturazione di ZCS

I dettagli non sono ancora noti ma a Livorno aumentano le preoccupazioni

LIVORNO – Le main-ship dell’israeliana Zim continueranno per ora a evitare il nord del Mediterraneo e saranno utilizzate sul Nord Europa, dove è in servizio anche la “California” (vedi foto qui sopra) da 10 mila Teu.

E’ invece in vista, per metà luglio, una ristrutturazione del servizio ZCS, che da Haifa tocca (ciclicamente) il Pireo, Livorno, Genova, Tarragona e quindi attraversa l’Atlantico per gli Usa.

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Questo di Zim è un servizio che non ha avuto grandi variazioni dalla sua istituzione, ma la compagnia di Haifa ritiene a quanto pare di doverlo ridimensionare, visto che il bilancio ad oggi non è particolarmente brillante, sia per la crisi internazionale, sia per la concorrenza.

I termini della ristrutturazione sarebbero ancora allo studio: ma è significativo che lo “schedule” sui due porti italiani – per quello che è possibile sapere – si ferma attualmente a metà luglio. Il che ha innescati ulteriori preoccupazioni specialmente a Livorno, dove già la Zim ha perduto a favore di Genova i traffici dell’Emilia e del Veneto e dove si vede l’estensione del feeder MGX da Napoli anche a Genova come un ulteriore rischio di “delivornesizzazione” della compagnia israeliana.

Se le vicende di Zim non sembrano preoccupare più di tanto il terminal TDT (come ci ha detto l’amministratore delegato Alessandro Giannini, ed abbiamo pubblicato sabato scorso 7 maggio) hanno invece messo in allarme il personale dell’agenzia labronica. Che ovviamente non intende esternarle, ma non per questo non ha timori. Da Genova inoltre filtrano in continuazione indiscrezioni sull’accresciuto interesse della Zim per quel porto, sia per i migliori fondali che per il minor costo di alcuni servizi (l’attracco non è certo in fondo a un difficile “budello” come la Darsena Toscana). La preoccupazione espressa dai livornesi – e che sembra sia arrivata anche sulla scrivania del sindaco Alessandro Cosimi – è che Zim prenda l’occasione della ristrutturazione del servizio ZCS per ridurre ancora di più le “toccate” a Livorno. Vero che ci sono servizi alternativi pronti a cogliere la palla al balzo – Yang Ming in testa, che da tempo è singolarmente silenziosa sui “mali” livornesi, in particolare sui fondali e sulle difficoltà alla bocca sud per le sue navi da 40 metri di larghezza – ma la drastica riduzione di un servizio storico come quello di Zim con il Nord Atlantico sarebbe una conferma del progressivo declassamento di Livorno.

A.F.

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Pubblicato il
14 Maggio 2011

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