Dogana di Livorno trasferita nel “televisore” del Mediceo
Anche gli uffici della Darsena Toscana spostati in altra sede – Molti disagi ma la situazione si starebbe normalizzando – Per gli spedizionieri un aggravio in più
LIVORNO – Faticosamente e con disagi distribuiti tra addetti e utenti, ma comunque il trasferimento della sede centrale dell’agenzia della Dogana livornese nello storico “televisore” all’ingresso del porto mediceo è stato completato. Massimo Ricasoli, responsabile degli uffici livornesi, ha comunicato che il trasferimento si è svolto alla vigilia di Natale. Più in dettaglio, rimane ancora da completare il passaggio dell’ufficio revisioni ed accertamenti, che avverrà a giorni. Anche la sede della Dogana in Darsena Toscana è stata trasferita – c’erano problemi interni e i locali erano stati richiesti dal terminal, secondo quanto dichiarato in Dogana – nei nuovi uffici di via Da Vinci, per rimanere nelle vicinanze del porto.
[hidepost]Il trasferimento in massa dell’ottantina di impiegati e dirigenti della Dogana di Livorno ha creato, come detto, notevoli disagi: in primo luogo proprio agli addetti, che hanno dovuto lasciare gli uffici da anni in via delle Cateratte 88, quando ancora i lavori di ripristino della sede all’ingresso del Mediceo non erano completati. Il palazzo “del televisore” sul Mediceo era rimasto da anni abbandonato ed è stato necessario un totale ripristino sia dell’edificio che di tutti gli impianti. Perché allora il trasferimento, che ha allontanato gli uffici dalla parte più operativa del porto commerciale e industriale? Secondo quanto detto a suo tempo, perché in via delle Cateratte lo Stato pagava un forte affitto e nell’ambito della spending review è stato deciso di tornare all’immobile di proprietà dell’Agenzia del demanio, sede storica della dogana. Da ricordare che l’Agenzia della dogana livornese è competente anche per l’area di Grosseto e che ha un ufficio – sia pure “in sonno”- all’interporto di Guasticce, disponibile per quanto auspicabilmente il Vespucci aumenterà il lavoro con il porto.
Trasferiti gli uffici e in fase di assestamento la nuova ubicazione, la Dogana sta adesso lavorando anche per il pre-clearing in collaborazione con l’Autorità portuale, la Guardia di Finanza e la Capitaneria di porto: ci si avvia insomma a facilitare le pratiche doganali anticipando i tempi della “liberazione” dei containers fin dal momento in cui si trovano in arrivo in rada.
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Da parte loro gli spedizionieri non hanno accolto bene il trasferimento, pur ammettendo che il personale dell’Agenzia ha fatto il possibile per ridurre i disagi. Il problema maggiore è nato per quelle case di spedizione – e non sono poche – che dopo il trasferimento della Dogana in via delle Cateratte si erano spostate in quel complesso proprio per essere fisicamente vicine agli uffici doganali. Per quanto oggi buona parte delle pratiche possano essere svolte via internet – dicono gli spedizionieri – è ancora comune il contatto personale, il trasferimento delle pratiche manuale. E nella nuova ubicazione sono davvero drammatici prima di tutto i problemi di parcheggio: problemi che non esistevano in via delle Cateratte. In sostanza: aver spostato gli uffici nel centro urbano, e in una delle zone più congestionate dal traffico stradale, invece che “avvicinarle alle merci” non ha certo aiutato a razionalizzare. Ma tant’è.
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