La Baviera da Trieste al Far East

Zeno D’Agostino
TRIESTE – Trieste come porto di riferimento per la Baviera. Un’affermazione emersa coralmente alla presentazione dello scalo giuliano svoltasi a Monaco nei giorni scorsi.
“Trieste è importante per l’economia della Baviera. E’ la nostra porta nel Mediterraneo verso i Paesi asiatici”. Queste le parole di Beate Merk, ministro bavarese per gli Affari europei e i Rapporti regionali. Concetti ripresi anche da Pietro Benassi, ambasciatore d’Italia a Berlino, da Peter Kammerer, vicedirettore della Camera di Commercio di Monaco e della Baviera Superiore, e dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che ha sottolineato i grandi passi avanti e sviluppi nel settore ferroviario in corso a Trieste, nonché la strategicità che lo scalo riveste per il Governo italiano.
[hidepost]Un’agenda fitta di incontri per il commissario dell’Autorità portuale di Trieste, Zeno D’Agostino, impegnato anche nella visita all’interporto di Norimberga e altre Istituzioni e imprese del territorio del Land tedesco.
“Stiamo lavorando per portare Trieste nelle dinamiche della logistica internazionale”, ha dichiarato D’Agostino. “Abbiamo visto una sala gremita di operatori e la presenza di un nutrito parterre di Autorità: segno che i legami tra lo scalo giuliano e la Germania sono forti sia dal punto di vista istituzionale, che commerciale. Abbiamo avuto una buona reazione dal mondo della logistica e dello shipping, ma anche dagli imprenditori interessati a investire nel nostro scalo. Dopo la visita a Norimberga, torneremo a fine ottobre per nuovi appuntamenti. Trieste ha grandi potenzialità, siamo il terzo porto di riferimento per la Baviera, dopo Amburgo e Rotterdam”.
La serata di presentazione a Monaco è stata fondamentale soprattutto perché ha dato modo agli operatori di presentare i servizi delle loro aziende.
Si è iniziato parlando di autostrada del mare, uno dei fiori all’occhiello dello scalo. Paolo Nassimbeni, project cargo e logistic manager della Samer & co Shipping, ha snocciolato i numeri e le potenzialità del Gruppo. Una flotta di 15 navi, con 12 partenze/arrivi settimanali, collega i terminal Samer di Trieste alla Turchia, totalizzando un traffico di circa 200.000 veicoli pesanti all’anno, che da Trieste raggiungono via camion e in parte via ferrovia le destinazioni del Centro Europa. Tra i vari progetti, oltre a un potenziamento dei collegamenti ferroviari verso la Germania, Samer sta puntando a promuovere lo scalo triestino come varco naturale per le merci di provenienza mediterranea come i prodotti agricoli e porto d’imbarco (sia container che break bulk) per prodotti e macchinari di produzione germanica destinati all’esportazione.
Interessanti i numeri forniti da Francesco Parisi a capo della EMT che ha l’obiettivo di fare del Molo VI, una moderna piattaforma di interscambio mare/ferrovia: “Nel 2015 oltre l’80% del carico del Molo VI è arrivato e è partito via terra in modalità ferroviaria. Oltre l’80% dei carichi su treno relativi al Molo VI attraversa la Baviera. Ogni giorno circa 250 carichi pesanti (equivalente a 550 TEU giorno) attraversano il Land tedesco via treno invece che via strada”.
Per i servizi container verso l’Intramed e soprattutto verso l’Estremo Oriente la parola è passata a Fabrizio Zerbini, presidente di Trieste Marine Terminal, che ha evidenziato i diversi vantaggi del routing “via Trieste”, nonché l’affidabilità dei servizi del Molo VII e le tariffe competitive del terminal. Ampio approfondimento anche sull’offerta intermodale “in partnership con l’importante gruppo ferroviario internazionale (Rail Cargo Austria) e alcuni operatori locali (TO Delta e Alpe Adria)”.
Massimo Sofra, responsabile dell’agenzia MSC di Monaco, ha illustrato i dati di crescita della Mediterranean Shipping Company, secondo operatore globale nel settore containers. Al momento impiega più di 500 navi, molte delle quali con capacità di 19.000 Teu, e Trieste, assieme a pochissimi altri porti europei, dispone di un pescaggio naturale di 18 mt per accogliere tali navi. Proprio per questo, Sofra ha rimarcato il grosso interesse di MSC di sviluppare Trieste quale hub per il centro Europa, con collegamenti marittimi diretti e settimanali con l’Estremo Oriente e l’intera area mediterranea.
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