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PIM, la benna all’opera

Nella foto (da sx): Marco Zambernardi, consigliere delegato, Sales – Valerio Mulas, amministratore delegato, Piombino Industrie Marittime – Claudio Capuano, Direzione controllo interno, trasparenza, anticorruzione e formazione, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.

PIOMBINO – Sono iniziati venerdì scorso i lavori di allestimento della base di Piombino Industrie Marittime (PIM), società costituita dai cantieri genovesi San Giorgio del Porto e dal Gruppo livornese F.lli Neri. Il primo obiettivo da traguardare è la realizzazione di un sistema di raccolta delle acque.

La ruspa, che per due mesi lavorerà nel cantiere, è stata azionata alle 10.30 e pochi secondi dopo è stata data la prima “bennata”. Con un colpo secco, il braccio meccanico ha segnato l’inizio di una nuova storia per il porto di Piombino, che comincerà ufficialmente al termine di questo intervento con l’avvio delle prime commesse.

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«Siamo felici di aver ottenuto le necessarie autorizzazioni e di poter finalmente avviare la costruzione di un’opera fondamentale dal punto di vista operativo e della tutela ambientale» ha commentato l’amministratore delegato di PIM, Valerio Mulas, che ha aggiunto: «Una volta installato il sistema di raccolta delle acque, partiremo con la demolizione di alcuni cassoni. Stiamo inoltre pianificando altre attività di cantieristica navale che potranno essere avviate nel breve periodo. Il sito ha infatti enormi potenzialità e si presta a diventare un importante polo multifunzionale».

L’iter autorizzativo di Piombino Industrie Marittime ha avuto una durata di tre anni e si è concluso con l’Autorizzazione Integrata Ambientale, ottenuta lo scorso aprile. Si entra quindi nella fase operativa del progetto legato alle demolizioni navali, un mercato che crescerà molto nel prossimo futuro, grazie anche all’impulso dato dalla normativa europea sul riciclo. Dal 1° gennaio 2019, infatti, gli armatori registrati nell’Unione Europea devono utilizzare solamente cantieri di demolizione approvati a livello comunitario. San Giorgio del Porto è già iscritta nel Registro europeo dei demolitori navali e presto lo sarà anche PIM.

La società, in virtù di un atto di sottomissione, dispone oggi di una superficie complessiva di 103 mila metri quadrati, che includono i 468 metri di banchine. Il primo lotto, da 80 mila metri quadrati, è già stato consegnato e collaudato: sarà qui che sorgerà il primo capannone, lungo 120 metri e largo 28. PIM lavorerà ora per accelerare quanto più possibile la realizzazione di tutte le opere necessarie all’avvio a pieno regime delle attività.

«Non possiamo che essere soddisfatti – ha dichiarato Pietro Verna, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale – il concreto avvio delle attività di PIM proietta lo scalo in un mercato dalle enormi potenzialità e dalle ottime ricadute occupazionali».

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Pubblicato il
3 Luglio 2019

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