Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’ANCIP in difesa delle AdSP pubbliche

ROMA – “Abbiamo appreso molto positivamente – scrive in una nota del suo presidente Luca Grilli l’ANCIP, l’associazione delle compagnie dei lavoratori portuali – la notizia che l’Autoridad Portuaria de Bilbao ha impugnato ufficialmente la decisione dell’Unione Europea che dichiara contrarie alle norme del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea le agevolazioni fiscali ricevute dal porto spagnolo, considerandole a tutti gli effetti un aiuto di Stato non compatibile con il mercato interno europeo. Una decisione analoga alla SA.38399 (2018/E) riguardante la tassazione dei Porti in Italia.

[hidepost]

“Come ANCIP abbiamo sempre sostenuto – continua la nota – l’erronea valutazione della DG Competition in Commissione UE che vorrebbe genericamente equiparare le nostre Autorità di Sistema Portuale a delle imprese e, quindi, pretendere dalle stesse il pagamento dell’imposta sul reddito delle società (IRES) e che l’attuale “esenzione” consisterebbe in un vantaggio selettivo goduto dagli stessi Enti nei confronti di non meglio specificati soggetti.

“Lo abbiamo ribadito con forza – ancora l’ANCIP – sia con una nostra delegazione a Bruxelles lo scorso 19 novembre sia con una lunga e dettagliata nota inviata il 14 febbraio c.a. alla Commissione stessa: le AdSP sono enti pubblici non economici per i quali non è neppure ipotizzabile il passaggio sotto controllo privato, al pari delle Regioni e di ogni Ente locale, e a cui è precluso ex lege lo svolgimento di ogni attività economica inclusa la prestazione di servizi portuali e che l’esenzione al pagamento del IRES viene applicata a tutte le amministrazioni pubbliche tra cui appunto gli enti pubblici non economici di rilevanza nazionale.

“Con questo non vogliamo certo disquisire nel merito della contesa – conclude ANCIP – bensì fare un appello al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, alla commissione di esperti da lei nominata e ad Assoporti affinché venga adottato ogni provvedimento ed intrapresa ogni azione utile, anche dinanzi alla Corte di Giustizia Europea, affinché il nostro Sistema Portuale pubblico venga tutelato e certamente non stravolto da decisione totalmente errate sia a livello formale che sostanziale. Purtroppo ad oggi abbiamo assistito ad un diffuso immobilismo che ha causato delle importanti occasioni mancate atte a far valere la nostra giusta ragione. Con l’Europa bisogna interloquire con forza e soprattutto con costanza, e non certo assumere un atteggiamento attendista nei confronti delle decisioni della Commissione EU, come suggerisce anche oggi qualche esponente di Assoporti.

Oggi come Stato italiano, soprattutto in questo contesto pandemico, grave ed esiziale, abbiamo un’occasione unica per far cambiare idea alla Commissione EU, visto e considerato che la stessa sta ripensando molte delle sue politiche, anche rispetto gli aiuti di Stato.

“Confidiamo quindi che questo nostro appello non cada nel vuoto – conclude il presidente Grilli – e che il ministro si attivi subito tralasciando posizioni attendiste che all’evidenza risultano quanto mai dannose per l’intero sistema portuale italiano.

[/hidepost]

Pubblicato il
2 Maggio 2020
Ultima modifica
5 Maggio 2020 - ora: 14:34

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio