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Veronesi: noi in digitale con Roma assente

Dottor Veronesi, quali sono le azioni che una Fiera importante come quella di Padova ha messo in campo per difendere la propria missione in un momento come questo? Che sostegno ha trovato nelle istituzioni pubbliche e così come dai privati?

“Quest’anno, noi come del resto tutte le Fiere italiane, ci siamo trovati nostro malgrado in una situazione drammatica e che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. È evidente che l’emergenza sanitaria in corso richiede interventi straordinari e sacrifici a tutti, e noi non ci vogliamo naturalmente chiamare fuori da un dovere di responsabilità collettiva che è sacrosanto, ma tra le attività economiche la nostra è senza dubbio tra le più penalizzate. Dopo il lockdown di marzo abbiamo immediatamente avviato un piano che ci permettesse di riaprire i padiglioni in tutta sicurezza, seguendo con estremo scrupolo i protocolli sanitari, e contemporaneamente abbiamo iniziato a realizzare una nostra piattaforma digitale di che ci permette oggi di svolgere le manifestazioni sia in forma ibrida, cioè simultaneamente in presenza fisica e on-line, sia totalmente on-line. L’ultimo DPCM ha escluso la possibilità di realizzare qualsiasi evento in presenza: così è grazie a questa piattaforma che oggi siamo in grado di realizzare la due giorni di Green Logistics Intermodal Forum totalmente on-line con una parte convegnistica di grande interesse e autorevolezza e con una parte di business estremamente avanzata. La nostra piattaforma infatti permette un altissimo livello di interazione tra le aziende espositrici e i visitatori, attraverso una interfaccia estremamente semplice e di facile utilizzo. Ogni azienda ha un vero e proprio stand virtuale che può personalizzare come ritiene più opportuno: immagini, filmati, contenuti audio, ma ha anche la possibilità di realizzare webinar on-line e soprattutto di interagire direttamente tramite videocall integrate con il visitatore che troverà dall’altro lato del proprio schermo una persona pronta a risponderà alle sue domande e alle sue curiosità. Sarà come passare da uno stand all’altro in una fiera fisica, ma in totale assenza di rischio Covid-19.

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Lei mi chiede anche che supporto abbiamo avuto dalle istituzioni pubbliche: i nostri azionisti Camera di Commercio, Comune e Provincia di Padova stanno seguendo con noi e con grande attenzione l’evolversi della situazione. Dopo il blocco delle attività fieristiche imposto a fine febbraio, si era acceso un lume di speranza con l’abolizione del divieto a partire da settembre, condizionato al rigido rispetto di un protocollo ben articolato, anche se costoso. Farci poi chiudere nuovamente da un giorno all’altro a ottobre ha creato degli ulteriori danni che forse erano evitabili: le Fiere, tutte, si realizzano con mesi – se non addirittura anni per alcune – di lavoro ed è davvero drammatico dover annullare tutto ormai in prossimità dall’inaugurazione, con decine o centinaia di espositori pronti a partecipare.

A livello di Governo centrale, duole dirlo, pur comprendendo tutte le difficoltà, trovo invece che non si stia facendo abbastanza: il fatturato delle Fiere italiane è crollato di oltre il 70% quest’anno ed è già pesantemente compromesso anche per il 2021. In questo contesto non bastano certo i necessari aiuti a tutela dei dipendenti per salvaguardare un comparto che è fondamentale per l’economia del Paese, mentre i ristori a fondo perduto annunciati ad oggi sono del tutto trascurabili in relazione all’ammontare dei danni causati.

Quali sono i punti di forza di Green Logistics Intermodal Forum e perché questa manifestazione è così importante a livello nazionale?

“Questo evento per noi è estremamente importante anche perché proprio con Green Logistics Intermodal Forum il 12 e 13 novembre debutta la nostra piattaforma digitale, che pensiamo possa essere un modello molto valido anche per il futuro post-Covid a supporto delle manifestazioni quando potranno tornare ad essere organizzate in presenza. Riguardo all’importanza del Forum nel panorama italiano, io dico spesso che la logistica è “il sistema cardiocircolatorio” del nostro sistema economico. Se si ferma la logistica in 4-5 giorni si ferma tutto il Paese. Quindi guardare agli sviluppi futuri di questo settore, anche alla luce dei cambiamenti che inevitabilmente questa pandemia ci porterà, vuol dire guardare al futuro della nostra economia. Non è un caso che i due convegni principali del Forum si occupino della sostenibilità della logistica analizzandone vari aspetti: quello ambientale, naturalmente ma anche quelli economico e sociale. I massimi rappresentanti ed esperti nazionali di porti e interporti dialogheranno la mattina del 12 novembre sul futuro dell’intermodalità, mentre nel pomeriggio sarà presentata la Carta di Padova un documento sottoscritto da ben 13 tra le più importati associazioni o confederazioni non solo della logistica, ma anche del mondo della produzione e dei consumatori. Il documento, individua una serie di azioni, che impegnano tutti i firmatari ognuno per il proprio ruolo, a mettere in campo azioni concrete e misurabili per arrivare a una logistica sostenibile. Entrambi i convegni saranno in diretta streaming e per il pubblico on-line sarà possibile inviare, tramite chat al moderatore, domande ai partecipanti alle due tavole rotonde.

Naturalmente stiamo già ragionando sulla prossima edizione della manifestazione che è in calendario dal 22 al 25 marzo 2022 con la speranza che si possa tenere anche in forma fisica, oltre che on-line”.

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Pubblicato il
11 Novembre 2020

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