Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Enel in Russia per l’idrogeno

Francesco Starace

ROMA – Enel punta a crescere in Russia e per farlo guarda allo sviluppo delle rinnovabili e anche dell’idrogeno verde. Lo ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo italiano Francesco Starace intervenendo al Forum Economico di San Pietroburgo (che si è svolto dal 2 al 5 giugno), durante la tavola rotonda Italia-Russia.

Ne riferisce HydroiNewsLetter secondo la ricostruzione dell’agenzia Ansa. L’ad Starace ha rivelato che in Russia Enel “esplora la frontiere dell’idrogeno prodotto da elettrolisi, a Murmansk, con un partner russo, che annunceremo a breve”. A breve quindi l’azienda potrebbe rendere noto il soggetto locale con cui intende avviare il suo primo progetto relativo all’H2 green in Russia, Paese in cui nel corso del 2022 Enel è intenzionata a “siglare diverse altre partnership con grandi aziende locali”.

Il numero uno di Enel ha poi ricordato che “bisogna avere chiaro come, in un paese dipendente dalle fonti energetiche come la Russia, serve sviluppo attento sul fronte delle rinnovabili, e questa è la direzione intrapresa dal governo, al quale serve forse un pochino più di ambizione nel suo programma”.

Enel è presente nel paese con la filiale locale Enel Russia, che è il primo investitore italiano in loco e impiega circa 4.000 persone.

Pubblicato il
12 Giugno 2021

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio