Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

8.000 km di coste …e di costi inutili

Luca Sisto

ROMA – Nella sede di Unioncamere Luca Sisto, direttore generale di Confitarma intervenendo nel convegno “Un’interfaccia efficace per l’Economia del Mare” organizzato da Porto&Interporto, ha ribadito con forza che “L’Italia deve riconoscersi un paese marittimo perché lo è: lo dimostra il ruolo fondamentale del trasporto marittimo che rappresenta il 50% del nostro commercio estero di importazione ed esportazione e grazie al quale, anche durante la pandemia non sono mai mancati i beni essenziali per imprese e i cittadini. E non mi stancherò mai di ripetere che lo shipping è il modo di trasporto più sostenibile. I dati mondiali lo dimostrano: in 10 anni è aumentato del 40% il volume delle merci trasportate via mare a fronte di una riduzione del 7% delle emissioni di CO2”.

Purtroppo, il mare non è percepito come risorsa fondamentale del Paese – ha detto ancora – e, nonostante lo straordinario impegno della direzione generale del MIMS, manca una governance e l’indispensabile attenzione politica al nostro settore.

Gli armatori sono grati al ministro Giovannini per le risorse del Fondo complementare al PNRR volte a rendere le nostre navi più green. Quei 500 milioni sono un primo passo per il rinnovo e l’ammodernamento della flotta italiana da cui però al momento rimane purtroppo esclusa un’importante parte delle navi di imprese radicate in Italia, da tempo impegnate in tal senso.

Per non parlare del fatto che siamo ancora in attesa dei decreti attuativi per i ristori del DL 104/2020.

“Non basta avere 8.000 chilometri di coste, addirittura più dell’India, essere un paese marittimo. Abbiamo anche – ha ribadito Sisto – 8.000 chilometri di costi inutili e assurdi, che gravano sulle navi italiane che negli ultimi venti anni hanno potuto competere sui mari del mondo anche grazie alla riforma della navigazione internazionale voluta e sostenuta da Confitarma: ma che nelle prossime settimane dovranno fronteggiare flotte alle quali verranno estesi i benefici del Registro Internazionale ma che possono contare su ordinamenti più rispondenti alle esigenze degli operatori”.

In conclusione, Luca Sisto ha ringraziato le donne e gli uomini di mare che ci hanno consentito di affrontare la pandemia, garantendo l’approvvigionamento energetico e dei beni di prima necessità.

Pubblicato il
11 Dicembre 2021

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio