La tassonomia verde per la transizione energetica

BRUXELLES – La Commissione Europea ha messo gas e nucleare in tassonomia verde. Nonostante alcuni pesanti pareri contrari e  di un parlamento europeo dove la platea dei contrari include verdi, sinistra, una buona parte dei socialisti & democratici e anche una quota del gruppo dei Popolari.

La tassonomia verde – riferisce il sito “Rinnovabili” – è una bussola per gli investitori globali. Anzi, nell’idea di Bruxelles dovrà diventare “la” bussola, uno standard valido a livello mondiale, su cui gli altri paesi potranno modellare le loro politiche. Si chiama tassonomia perché è una classifica delle attività economiche in base al loro impatto climatico. 

Inserire o meno gas e nucleare in questo documento ha ripercussioni molto ampie: orienta la finanza e gli operatori economici verso questi ambiti, catalizza investimenti e getta le basi per la politica energetica dei paesi in questa fase di transizione verso la neutralità climatica. Ovviamente, investire in gas e nucleare significa per alcuni critici togliere investimenti potenziali ad altre attività, incluse le rinnovabili. Per questo motivo, buona parte di chi critica la tassonomia ritiene che dare la patente verde a gas e atomo rallenterà lo sviluppo verde. La Commissione però si é richiamata al realismo.

“Oggi dobbiamo accettare delle soluzioni imperfette” per accelerare la decarbonizzazione perché “abbiamo solo 30 anni”, si difende la commissaria Mairead McGuinness presentando la tassonomia. Che sarà “forse imperfetta, ma è una soluzione reale”. Il documento pubblicato oggi dalla Commissione rende più semplice dare l’etichetta “verde” a nuove centrali a gas. Due i cambiamenti principali, entrambi richiesti pubblicamente dalla Germania solo pochi giorni fa.

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