Tutto (troppo?) sul web

Un lettore che probabilmente non è… di primo pelo 👤 (R.R.) ci ha mandato una mail molto incazzata:

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Non so voi, ma io mi trovo quotidianamente a forzarmi per correre dietro a tutti gli obblighi burocratici – a cominciare dalle bollette ai più diversi adempimenti bancari – che ormai vogliono costringermi a utilizzare il web, meglio se attraverso il cellulare 📴 che non ho e non voglio.

Io sono abituato a utilizzare la posta o a ricorrere al mio amico della vicina tabaccheria per le bollette tradizionali. Possibile che dobbiamo diventare tutti schiavi dell’elettronica di consumo, fino all’assurdo?

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Caro lettore incazzato, siamo più d’uno, di età probabilmente simile alla sua, che soffriamo di rifiuto a questa ormai totale dipendenza.

Ma bisogna essere franchi: il vecchio sistema cartaceo oggi è obsoleto come le carrozze a cavalli 🐎 🐎 da quando esistono le auto.

Il vero problema è che adattarsi al web non è semplice per chi non ci è nato dentro, come i giovani – anche quelli relativamente – che hanno imparato a gestire il telefonino prima di perdere i denti da latte.

Del resto anche il sistema delle Poste ormai si è adattato: nessuno o quasi scrive più lettere, non parliamo delle cartoline: e resistono le raccomandate, ma solo (credo) ancora per poco, visto che la posta certificata sta diventando invasiva.

È bene, è male?

Come sempre gli eccessi sono negativi: ma anche l’eccesso di conservatorismo è negativo e finisce per creare altri problemi.

Proviamo a riderci sopra come questa vignetta del periodico francese “Le canard enchainé” ci propone (traduzione del biglietto trovato dal naufrago: “per prolungare il vostro soggiorno, vogliate inserire la vostra carta di credito nel terminal situato ai piedi della palma”).

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