Navi più leggere, sicure e veloci

NAPOLI – Nella lotta ai combustibili fossili e nella ricerca sull’innovazione la chiave del futuro del settore. A Napoli esperti si sono messi a confronto nell’incontro promosso dal gruppo Lauro. Per spingere verso una cantieristica navale 4.0. La sfida è quella di raggiungere le zero emissioni entro il 2050. Così il settore armatoriale si interroga sulla necessaria accelerazione in tema di ecosostenibilità: già oggi, del resto, la blue economy mobilita il 90% delle merci e la crescita del trasporto passeggeri tre le isole e la penisola, in Italia, è esponenziale. 

Metanolo verde, idrogeno verde, ammoniaca, gas naturale liquefatto (Gnl) e nucleare sono i combustibili del futuro: nel mondo della diversificazione energetica molto sta facendo la ricerca sulle nano-materie. Implementare la rete virtuosa tra le imprese e gli innovatori è essenziale per lo sviluppo economico dell’Italia grazie alle potenzialità Economiche del Mare. 

Ma che ruolo possono svolgere le nanotecnologie e l’innovazione nel progressivo cambio di paradigma? Se ne è parlato alla Volaviamare in un incontro organizzato dal gruppo Lauro e moderato dal giornalista Pasquale Raicaldo. “Con i cantieri Megaride e Marintecnica investiamo nel mondo delle tecnologie e nella ricerca ad esso correlata, certi che l’innovazione sia la strada maestra per ridurre l’impatto ambientale e creare occupazione – ha sottolineato Salvatore Lauro, presidente di Volaviamare – crediamo che le nanotecnologie possano avere utilizzi importanti per la pulizia dei materiali, per incrementare la velocità delle unità, per la loro manutenzione e per innumerevoli altre applicazioni. In questo senso l’impegno nel refitting delle unità, che diventano più performanti e meno inquinanti, non può che essere una priorità per chi opera in questo settore”. Tra gli esperti coinvolti Sabrina Zuccalà, presidente della società 4ward360: “Aerei, navi, veicoli e macchinari militari possono essere esposti alle situazioni climatiche più estreme e a svariati fattori corrosivi: sabbia, neve, ghiaccio, salsedine, umidità. Grazie alle nanotecnologie il trattamento anti-corrosivo già elaborato dalla nostra società permette di proteggere i sistemi della Difesa e della Marina con un trattamento in nano-biossido di silicio in grado di resistere alle temperature più estreme e di proteggere la superficie dalla corrosione, riducendo gli interventi di manutenzione. 

La recente nascita del Comitato Tecnico Scientifico “4wardResearch” è rimbalzata all’attenzione istituzionale e degli operatori marittimi poiché assistiamo all’esigenza di incrociare le migliori sinergie economiche e le più valide espressioni accademiche scientifiche del mondo dell’innovazione e della nanotecnologia, in rapporto a situazioni estreme che è necessario approfondire e studiare. All’incontro promosso dal gruppo Lauro hanno partecipato anche rappresentanti del comparto socio-economico di Napoli e del Mezzogiorno: tra gli altri, Gianna Mazzarella, presidente della Sezione Turismo dell’Unione Industriale di Napoli, Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli, Antonio Prigiobbo, founder di NaStartUp, l’acceleratore per startup che ha appena celebrato i suoi primi dieci anni di vita e Domenico Letizia, giornalista e responsabile dell’Ufficio Stampa di 4ward360.

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