Investire contro tropicalizzazione

MILANO – Quella in arrivo sarà l’estate più calda degli ultimi decenni. Lo denuncia il forte riscaldamento delle acque del Pacifico tropicale centrale ed orientale fino alle coste del Perù e dell’Ecuador, che si ripete con intervalli tra i 2 e i 7 anni, dura da 9 a 12 mesi e porta ondate di calore, siccità ed alluvioni in diverse aree del globo terrestre. La controparte – come fase più fredda – è “La Niña”, durante la quale le acque della fascia equatoriale del Pacifico si raffreddano e la pressione occidentale si abbassa. Per la Nina non sono previsti rafforzamenti, anzi. E dobbiamo aspettarci anche le tempeste tropicali, atipiche nei nostri climi.

«Dobbiamo essere preparati, ma soprattutto dobbiamo impegnarci di più a contenere il riscaldamento con tutti i mezzi possibili, includendo l’attività finanziaria a matrice sociale, investendo nelle rinnovabili e nella transizione energetica sostenibile» sottolinea Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com.

La piattaforma in questione – avverte Sovico – ha l’obiettivo strategico di creare il più grande fondo di investimento diffuso, con 500.000 investitori attivi. «Il nostro movimento finanziario sarà così in grado di contribuire alla riduzione di 0,6 MtonCO2 all’anno, pari allo 0,02% dell’obiettivo mondiale di riduzione annuale» puntualizza Niccolò Sovico.

«Investimenti più intelligenti sul fronte di energia pulita, città, cibo, uso del suolo, acqua e industria potrebbero generare 65 milioni di nuovi posti di lavoro nel 2030, oltre che evitare 700 mila morti premature dovute all’inquinamento» mettono in evidenza gli specialisti di Ener2Crowd.com.

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