CIVITAVECCHIA – Un viaggio studio nei principali porti europei in Belgio ed Olanda, per imparare ed importare le buone pratiche della portualità, calandole nel contesto italiano. Questa la missione svolta la scorsa settimana dal presidente dell’AdSP Pino Musolino, accompagnato dai dirigenti e funzionari dell’ente Maurizio Marini, Lelio Matteuzzi, Giantelemaco Perticara, Massimiliano Grasso e Stefano Lisi. Tante tematiche affrontate e molti terminal visitati: quello del gas di Fluxys, quello delle automobili di International Car Operators, uno dei principali terminal europei del caffè (quello di Seabridge), il terminal container di Linkeroever e i terminal di Euroports. Particolarmente interessante la visita alla banchina dell’acciaio del porto di Gand, gestita da Euroports per ArcelorMittal, un terminal unico al mondo nel suo genere, in cui le navi possono entrare all’interno del terminal e le operazioni di carico e scarico dei coils sono svolte al coperto e al riparo dalla pioggia. Poi di nuovo ad Anversa al terminal container Dp World. L’ultimo giorno si è svolto in Olanda, con la visita al terminal trimodale CTT, Combi Terminal Twente, nel porto di Rotterdam, leader in Europa anche per l’automazione dei suoi processi.
Costruire rapporti e relazioni con “i primi della classe” focalizza il presidente Musolino per potere, con le dovute modifiche, applicare le stesse logiche allo sviluppo dei nostri scali. Continuare a funzionare in modo diverso da quelle che sono le modalità operative dei migliori porti nel mondo non va bene.
“A Civitavecchia – prosegue il presidente dell’AdSP – è importante importare un metodo di lavoro, un modo di approcciare le cose decisamente più dinamico, più aperto all’innovazione tecnologica e di processo. L’impatto di una esperienza diretta vale più di mille report o racconti: il senso ultimo della missione era quello di andare a vedere, imparare, scambiare idee e informazioni. Inoltre, aspetto non secondario, abbiamo anche trovato più di qualche interesse per portare potenziali investitori a visitare i nostri porti, a cui possono essere interessati per le loro attività, con particolare riferimento a Civitavecchia e Gaeta”.
Secondo Musolino l’Italia può competere se si rende conto che il paragone “uno a uno” è inutile, ma siamo al centro del Mediterraneo con la possibilità di garantire 6-7 giorni in meno di navigazione rispetto al Nord Europa. È possibile svolgere la funzione di porta di accesso sud al continente, anche se caratteristiche geografiche fisiche differenti, che ci limitano.