ROMA – Dovrebbe essere l’azione più naturale di tutte, ma nelle nostre città respirare sta diventando sempre più difficile. Troppo elevati i livelli di smog, che restano decisamente distanti dagli standard proposti dalla revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria che entrerà in vigore dal 2030. È quanto emerge dal ciclico rapporto di Gremme per Legambiente.
Ben 18 capoluoghi di provincia in Italia su 98 presentano, infatti, valori di polveri sottili che sforano i limiti a livello europeo, con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo (mentre nel 2022 quelli “fuorilegge” erano 29).
Il report di Legambiente “Mal’Aria di città 2024”, è stato realizzato nell’ambito della Clean Cities Campaign. Anche per questa edizione, per il monitoraggio l’associazione ambientalista ha preso in considerazione sia livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che di biossido di azoto (NO2).