LONDRA – La visita in Europa del premier cinese, con fulcro in Francia per l’incontro con Macron, ha rilanciato il progetto, che sembra in stato avanzato, della seconda “via della seta” cinese attraverso l’Artico. Obiettivo, già da tempo sotto test, è raggiungere il nord Europa attraverso la “scorciatoia” dell’Artico, l’area marina dell’emisfero nord del mondo coperta da ghiacci che, a causa del surriscaldamento globale, sono sempre più sottili.
Gli esperimenti fatti negli ultimi anni hanno dimostrato che la strada dell’Artico è sempre più aperta. Il famoso passaggio a nord-ovest è stato ripetutamente violato fin dal 2018 quando una petroliera russa ha raggiunto dalla Norvegia la Corea del Sud in soli 19 giorni, senza utilizzare rompighiaccio apri-pista o senza particolare carena. Le mappe che mostrano la rotta nord sopra il continente asiatico e la Scandinavia sembrano, a prima vista sulla carta, più lunghe addirittura della circumnavigazione dell’Africa: ma si tratta dell’aberrazione della proiezione di Mercatore, che trasferisce la superficie sferica della terra in un cilindro, sviluppando quindi enormemente le aree mano a mano che si avvicinano ai poli.
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