I porti a rischio cargo ferroviario

Nella foto: Il tavolo del convegno.

LIVORNO – “Il treno merci nei porti” : una necessità ormai, più ancora che un’aspirazione, visto come si sta articolando al mondo la catena logistica.

E il punto fatto qualche giorno fa in Fortezza Vecchia dall’Associazione Fermerci, che rappresenta tutto il settore del trasporto ferroviario merci italiano, è stato una chiara sintesi di quanto sta avvenendo sui porti del nostro paese.

Nel 2023 il settore del trasporto ferroviario merci ha registrato una perdita del 3,2% rispetto all’anno precedente a causa di molteplici contingenze – appare evidente anche dal grafico – alcune delle quali impreviste.

La crisi attraversata dal comparto è stata ulteriormente aggravata dalle tensioni geopolitiche internazionali che hanno determinato un calo del traffico ferroviario merci in quasi tutti i porti nazionali.

Fino al 2026 le interruzioni ferroviarie, necessarie per consentire l’attuazione dei lavori del PNRR sull’infrastruttura ferroviaria, rischieranno di essere devastanti – è l’allarme – per il comparto se non adeguatamente gestite.

A margine dell’incontro Giuseppe Rizzi, direttore generale di Fermerci ha dichiarato: “Nel 2024 le interruzioni pianificate comporteranno una riduzione fino al 60% della capacità ferroviaria del trasporto merci italiano. Nonostante la rimodulazione delle interruzioni pianificate nei mesi da luglio a settembre 2024 per consentire il potenziamento del nodo ferroviario di Genova, annunciata oggi dal Gestore dell’infrastruttura, la situazione resta critica per il territorio e la portualità del Nord-Ovest del Paese. Considerata la gravità della situazione, come Associazione, chiediamo alle istituzioni di intervenire tempestivamente e con misure mirate a sostegno della logistica ferroviaria, altrimenti gli operatori del comparto rischiano di non sopravvivere fino al 2026”.

Rizzi ha poi concluso: “Una delle misure proposte, che mira a contrastare il calo del traffico ferroviario merci in ambito portuale, è quella di consentire alle Autorità di Sistema Portuale di stanziare contributi a sostegno degli operatori ferroviari che offrono servizi alle aree portuali”.

In questo scenario di preoccupante incertezza – é l’impegno dell’associazione – Fermerci proseguirà nel percorso di dialogo intrapreso con le istituzioni nazionali e territoriali “per fornire una chiave di lettura strategica sull’andamento del settore e proporre soluzioni a sostegno della competitività del trasporto ferroviario merci”.

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