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Futura torre: dentro anche l’Avvisatore?

LIVORNO – La Torre dei Piloti portuali che nascerà – Dio solo sa quando – sulla testata della Calata Orlando, potrebbe – e a mio parere dovrebbe – poter ospitare anche il complesso dell’Avvisatore Marittimo oggi istallato sulla grande torre blu del Forte della Bocca. Dopo qualche schermaglia, partita con una specie di ingiunzione di prepararsi a demolire, la concessione alla torre blu è stata poi rinnovata in attesa che si definiscano i tempi reali della trasformazione di tutta l’area del Forte e vicinanze. 

Sull’importanza e sull’ufficialità del servizio dell’Avvisatore non ci sono discussioni da fare. Gli Avvisatori Marittimi operano su quasi tutti i grandi porti, e quelli che ancora non ce l’hanno – vedi La Spezia – stanno lavorando per averlo (l’ex presidente dell’AdSP Sommariva aveva già scritto in proposito).

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Il servizio di avvistamento navi e comunicazioni è il servizio che l’Avvisatore svolge h/24. La controparte per avvistamento tracciamento delle unita navali nel porto è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre per le comunicazioni è il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le trasmissioni sono elemento dirimente per l’avvistamento e tracciamento delle unità navali: senza le trasmissioni non potrebbe essere effettuato il servizio di notte, con nebbia, pioggia e comunque anche nelle peggiori condizioni meteo.

Nel 2007 con sentenza del Consiglio di Stato favorevole (la controparte era il Comando Generale delle Capitanerie), il Ministero dello Sviluppo Economico autorizzò all’installazione nella stazione dell’Avvisatore di apparati per la sicurezza della vita umana in mare, (apparati AIS in trasmissione). Lo stesso Ministero riconobbe l’Avvisatore come stazione costiera, assegnando il prescritto codice internazionale MMSI. Come previsto dalla normativa, lo stesso Ministero comunicò all’ International Telecomunication Unit l’istituzione in Italia di nuove stazioni costiere e l’ITU provvedeva ad aggiornare l’elenco delle stazioni costiere portuali inserendo le nuove nelle pubblicazioni ufficiali ed aggiornando l’elenco delle stazioni costiere portuali internazionali. L’ITU è, come noto, l’agenzia dell’Onu che regolamenta le comunicazioni marittime internazionali come è l’Imo per le telecomunicazioni marittime.

Il Ministero dello sviluppo Economico da parte sua ha provveduto a dare al tutto una copertura legislativa: con Decreto del 16 febbraio 2011 n. 18 si va ad aggiornare il Decreto 196 del 2005, inserendo l’Art. 9 bis che al punto 5 recita: “Le stazioni non facenti parte della rete istituzionale AIS operano anche in trasmissione qualora l’Amministrazione ne riconosca rilevanza ai fini della sicurezza della navigazione”. Infine con la Legge 120 del settembre 2020 lo Stato ritiene necessario rafforzare il tracciamento delle unità navali nei porti assegnando il compito agli Avvisatori.

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L’Avvisatore svolge, come tutti i servizi portuali, un’attività commerciale. Lo dimostra il fatto che tutti per i loro servizi emettono fatture commerciali e sono sottoposti alle regole fiscali come chiunque altro. Per alcuni di questi servizi lo Stato ravvisa inoltre nel loro lavoro anche la sicurezza portuale, la sicurezza della navigazione e la sicurezza della vita umana in mare, a fianco o alle dipendenze dei corpi militari delegati.

Ecco perché, in sostanza, la torre blu della famiglia Moniga è sede di un servizio fondamentale per il porto e la navigazione. E va prevista, nel quadro generale della trasformazione dello scalo, una sede adeguata prima di chiedere l’abbattimento della attuale struttura. 

(A.F.)

Pubblicato il
12 Febbraio 2025
Ultima modifica
14 Febbraio 2025 - ora: 16:05

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