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SALUTE

Occhio al rischio melanoma fra i lavoratori delle banchine

Il progetto decolla da Gioia Tauro: presto in altri porti

La presentazione del progetto “Skin Port”, il primo da sinistra è il presidente dell’Authority gioiese, ammiraglio Andrea Agostinelli

GIOIA TAURO. Li chiamano “outdoor workers” e sono quanti, lavorando in ambienti aperti, come i lavoratori portuali, sono «particolarmente esposti» alla radiazione Uv («classificata come agente cancerogeno in 36 settori occupazionali europei»), e questo «anche a causa della presenza di superfici riflettenti come l’acqua o il metallo, degli orari di lavoro concentrati nelle ore centrali della giornata e delle posture lavorative prolungate». Secondo i dati del database Carex, oltre 10 milioni di lavoratori in Europa (di cui circa 700mila in Italia) risultano in questa condizione di  esposizione professionale.

Per rispondere a questa criticità (e valutare in modo oggettivo la realtà lavorativa attuale) è stata avviata una ricerca epidemiologica promossa dall’Intergruppo Melanoma Italiano, in collaborazione con il Garante della Salute della Regione Calabria: è una iniziativa che rientra nell’ambito del protocollo d’intesa stipulato con l’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio e le società terminaliste Mct e Automar spa.

Vale la pena di ricordare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce «il melanoma, i carcinomi cutanei e le cheratosi attiniche tra i principali effetti avversi dell’eccessiva esposizione alle radiazioni solari e alle radiazioni ultraviolette artificiali». Le misurazioni del progetto europeo “HealthySkin@Work”  – viene fatto rilevare – dimostrano che «i livelli reali di esposizione superano frequentemente il limite giornaliero di sicurezza (30 J/m²), con un rischio concreto di fotocarcinogenesi cumulativa».

I dettagli del progetto – viene spiegato – sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso i locali della sede dell’istituzione portuale di Gioia Tauro, alla presenza della Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli; del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, l’ammiraglio livornese Andrea Agostinelli, dell’amministratore delegato di Mct, Antonio Testi, e della compound manager di Automar, Rosy Ficara.

“Skin Port” è stato presentato in occasione del “Melanoma Day”  il 6 maggio alla Camera dei Deputati, grazie all’impegno dell’Associazione Melanoma Day fondata da Gianluca Pistore. Obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica e i professionisti sanitari sull’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e del trattamento del melanoma e di altri tumori cutanei. È stata la prof. Anna Maria Stanganelli a illistrare alla Conferenza del Melanoma day il progetto “Skin Port” nell’ambito  del progetto dal titolo “Un Mare di Salute” che vede coinvolti i porti di Reggio Calabria, Crotone e Gioia Tauro.

Il progetto “Skin Port” a Gioia Tauro – questa l’idea guida del progetto – prevede la somministrazione di un questionario anonimo ai lavoratori portuali. L’intenzione è quella di «indagare il livello di consapevolezza sui rischi legati all’esposizione solare, i comportamenti protettivi adottati e la conoscenza degli strumenti di auto-valutazione per la diagnosi precoce di lesioni sospette (metodo ABCDE e il cosiddetto “segno del brutto anatroccolo”).

Al termine della fase pilota, e una volta completata la valutazione dei risultati, sarà organizzata una giornata dedicata alla presentazione dei risultati: fin da ora viene annunciato che questa modalità sarà proposto per una disseminazione nazionale sulle altre autorità portuali, con il coinvolgimento delle principali società scientifiche dermatologiche italiane, della Società Italiana di Medicina del Lavoro e delle istituzioni sanitarie competenti. Sarà inoltre proposto dal Garante della Salute tramite le direzioni generali un coinvolgimento diretto dei dermatologi dell’azienda sanitaria di Reggio Calabria, de reparto di dermatologia dell’ospedale metropolitano di Reggio Calabria e del mondo dell’associazionismo, con la possibilità di effettuare visite dermatologiche gratuite programmate a vantaggio dei lavoratori portuali. Per l’occasione verrà prodotta dall’Uffico del Garante della Salute una brochure dedicata al progetto “Skin Port”, con il supporto dell’Intergruppo Melanoma Italiano. 

Pubblicato il
26 Maggio 2025

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