Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti
OK IN COMMISSIONE

La Toscana punta a una legge per tutelare i microbirrifici

Unionbirrai: dalla Regione un segnale concreto per il futuro della birra artigianale

FIRENZE. Costruire il futuro della birra artigianale in Toscana: mira a quest’obiettivo la base della proposta di legge approvata a maggioranza dalla commissione sviluppo economico e rurale del Consiglio regionale della Toscana. I tasselli del mosaico sono questi:

  • valorizzare la filiera brassicola toscana,
  • sostenere i microbirrifici locali,
  • promuovere l’impiego di materie prime agricole regionali («con particolare riferimento al luppolo, ai cereali e alle castagne»)
  • legare la produzione birraria al turismo e alle identità territoriali:
  • favorire la biodiversità e far sviluppare l’agricoltura locale
  • spingere in direzione di pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente

La proposta di legge – dl titolo “Diposizioni per la valorizzazione e la promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale” – è nata come iniziativa consiliare, primo firmatario Mario Puppa, consigliere dem, con il sostegno  dell’ex consigliere pd Massimiliano Pescini. Al tirar delle somme è passata a maggioranza con il voto favorevole del Pd e l’astensione di Lega e Fratelli d’Italia, nella commissione sviluppo economico e agricoltura presieduta da Gianni Anselmi (Pd). Dopo il semaforo verde in commissione, si attende ora l’approvazione formale e definitiva da parte dell’aula del Consiglio regionale toscano.

In ballo è l’erogazione di contributi fino a 200mila euro all’anno per i microbirrifici e microbirrifici agricoli con sede in Toscana. Tali contributi – si legge – possono essere utilizzati per:

  • la ristrutturazione e l’ammodernamento degli impianti;
  • l’acquisto di macchinari e di strumenti di dotazione, in funzione delle innovazioni tecnologiche, sia in ambito organizzativo che di processo produttivo, compresi i processi di certificazione di qualità;
  • lo sviluppo della coltivazione e della lavorazione delle materie prime per la produzione della birra;
  • il sostegno alla formazione degli operatori che svolgono attività di vendita e somministrazione.

Viene lasciata al bando la individuazione delle priorità per assegnare i contributi, ma restano fermi alcuni punti-chiave, come «lo svolgimento dell’attività in Toscana, interventi in ambienti di lavoro idoneo, imprese a conduzione giovanile o femminile ed effettuare la produzione di birra in comuni con alta graduatoria di disagio».

Da sinistra: il consigliere regionale Mario Puppa, Francesco Mancini (consigliere Unionbirrai), Renato Nesi (taster Unionbirrai), la consigliera regionale Anna Paris, Claudio D’Agnolo (referente regionale Unionbirrai)

È da aggiungere che è stata prevista anche una clausola valutativa: la commissione, dopo un anno, avrà la possibilità di «verificare la ricaduta della norma sul tessuto dei birrifici agricoli e il quadro sul comparto per capire la crescita ed eventuali ricadute positive». È questo un aspetto che incontra il pieno favore dell’organizzazione di categoria dei birrai: «Misurare i risultati è essenziale per costruire politiche efficaci e replicabili», puntualizza Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai: «Come associazione di riferimento del comparto, offriamo fin da ora la nostra collaborazione alla Regione Toscana per supportare la definizione dei bandi e la promozione e diffusione di buone pratiche. La birra artigianale non è solo un prodotto: è cultura, persone, innovazione e territorio».

Questa proposta viene ritenuta dagli artigiani del settore un «atto importante», tale da trovare «il pieno sostegno di Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti. A giudizio di Claudio D’Agnolo, referente regionale di Unionbirrai, è «un passo avanti decisivo per il riconoscimento del valore economico, culturale e ambientale della birra artigianale in Toscana. «Sostenere concretamente i microbirrifici – avverte – significa investire su produzioni di qualità, sull’indotto agricolo regionale e su un turismo esperienziale che può contribuire allo sviluppo delle aree interne».

Anche Francesco Mancini, componente del direttivo di Unionbirrai, è sulla stessa lunghezza d’onda: «Abbiamo seguito e sostenuto questo percorso fin dall’inizio, lavorando in prima linea e offrendo, laddove possibile, il nostro contributo. Il legame tra birra artigianale e filiera agricola è un patrimonio da valorizzare, e l’inserimento di criteri premianti come la conduzione giovanile o femminile e la localizzazione in aree disagiate è un’ottima scelta per favorire inclusione, sostenibilità e sviluppo diffuso».

Pubblicato il
2 Luglio 2025

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio