Crociere a Venezia, acquistata l’area per il nuovo terminal passeggeri
Al via i lavori per elettrificare le banchine

Fulvio Lino Di Blasio
VENEZIA. L’area individuata dal governo per il nuovo terminal passeggeri del porto di Venezia (compresi i due approdi temporanei per navi da crociera di lunghezza fino a 300 metri che accederanno dal Canale Malamocco-Marghera) è stata acquistata dal commissario per le crociere a Venezia insieme a Apv Investimenti spa, società nata all’interno dell’istituzione portuale veneziana.
L’autorità commissariale informa che è stato sottoscritto il contratto d’acquisto dalla Società Intermodale Marghera srl: al centro dell’attenzione l’area sita sul Canale Nord Sponda Nord che arriva a dieci ettari di estensione (fabbricati inclusi) se si aggiunge quella già acquistata a ottobre scorso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Stiamo parlando di terreni collocati nella “macroisola 1” della zona industriale di Porto Marghera. Secondo quanto viene riferito, sono stati rilevati al costo complessivo di circa 16 milioni di euro.
«Nell’area sono stati avviati e sono attualmente in corso – viene messo in rilievo – i lavori di realizzazione degli impianti per l’elettrificazione del nuovo terminal crociere e delle banchine, così da consentire l’alimentazione delle navi da crociera ormeggiate presso i due accosti mantenendo quindi i motori spenti». È un intervento che rientra nella strategia di riduzione delle emissioni di inquinanti nell’atmosfera grazie allo sviluppo del “cold ironing”, cioè la fornitura di energia elettrica alle navi da terra. È stato affidato a Nbi spa del gruppo Webuild Group spa, per 18,5 milioni di euro, finanziato attraverso il fondo Next Generation Eu Pnrr per 29 milioni di euro.
Dal quartier generale del Commissario per le Crociere si rende noto che è stata completata la progettazione definitiva del nuovo terminal passeggeri e delle due banchine. Il progetto è stato messo nero su bianco da da un raggruppamento di professionisti che ha come capofila il Consorzio Ingegneria Opere Marittime costituito da Technital spa di Verona e Modimar srl di Roma. La documentazione – viene annunciato – verrà inviata «entro la prossima settimana» alla Commissione nazionale per la valutazione di impatto ambientale costituita presso il ministero dell’ ambiente.
Il futuro terminal crociere, progettato su due livelli, occuperà una superficie di circa 10mila metri quadri: il commissario segnala che «sarà dotato di impianti di ultima generazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili». Il terminal comprenderà anche sale arrivi e riconsegna bagagli, a servizio delle due navi che ormeggeranno presso la nuova banchina. Previste anche opere di marginamento per la messa in sicurezza ambientale dell’area, in continuazione col tratto già realizzato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche.
Completeranno l’intervento – viene ribadito – gli spazi da destinarsi a posto di frontiera: lì saranno previsti gli uffici riservati alle forze dell’ordine e di controllo; sarà creata altresì una viabilità pedonale protetta e una viabilità riservata ai mezzi pesanti impegnati nel rifornimento delle navi.
L’importo dei lavori, secondo quanto viene riferito, è in questa fase progettuale stato stimato in «oltre 67 milioni di euro». Quanto alla piena operatività del nuovo terminal passeggeri e delle banchine, si conta di farcela «nella stagione crocieristica 2028».
È da aggiungere che, nella porzione di area rilevata da Apvi, su indirizzo dell’Autorità di Sistema Portuale del mar Adriatico Settentrionale (ha una superficie di circa 40mila metri quadri), è prevista la realizzazione un parcheggio a prevalente servizio dell’attività crocieristica. Anche tale parcheggio è stato progettato a livello di progettazione definitiva dal consorzio già citato sopra: sarà sottoposto alla valutazione di impatto ambientale unitamente al progetto del nuovo terminal passeggeri e delle banchine.
Fulvio Lino Di Blasio, che è presidente dell’ente portuale veneziano ed è commissario straordinario per le crociere a Venezia, tiene a sottolineare che queste mosse – con l’avvio dei lavori degli impianti di elettrificazione del nuovo terminal passeggeri e delle banchine, da un lato, e con il completamento dell’acquisto delle aree, dall’altro – consente di proseguire l’attuazione di quanto stabilito dal governo, d’intesa con la Regione, per realizzare gli approdi diffusi necessari al rilancio dell’attività crocieristica a Venezia e Chioggia. «Intanto, nel pieno rispetto delle procedure, potrà essere sottoposta a procedura di valutazione di impatto ambientale e valutazione di incidenza ambientale – viene ribadito – la progettazione della realizzazione del nuovo terminal passeggeri e delle banchine, così da individuare le soluzioni migliorative che minimizzino gli impatti ambientali (e fra questi, il “cold ironing”) garantendo comunque la realizzabilità delle opere in attuazione del disposto normativo».